LA GUERRA DEI LOGHI: RABBIA IN CURVA E CITTÀ DIVISA. MA PER ADESSO IL MARKETING VOLA
Sembra davvero non esserci pace per gli ultimi stemmi proposti dalla Fiorentina. A nemmeno una settimana dal lancio del nuovo logo societario (che esordirà ufficialmente sulle maglie viola a partire dalla prossima stagione) Firenze questa mattina - oltre che con la pioggia - si è risvegliata anche con una serie di striscioni a firma della tifoseria organizzata affissi in alcuni luoghi simbolo della città (dai “campini” al Cavalcavia delle Cure) contro le novità d’immagine introdotte dal club, con particolare riferimento al rinnovato scudetto della Fiorentina. Una dura presa di posizione, tanto quella del gruppo UnoNoveDueSei quanto quella del sodalizio Quelli di Sempre, che per certi versi fa tornare indietro col pensiero a questa estate, nel momento in cui la società ha scelto (ma solo per questa stagione) di rispolverare lo stemma introdotto dalla famiglia Pontello sulle nuove maglie da gioco.
Boom di vendite
Una decisione - rivelata in anteprima a giugno da Firenzeviola.it - che se allora, da un lato, ha dato ottime risposte a livello di marketing (i prodotti della “linea vintage” Robe di Kappa di quest’anno sono stati tra i più apprezzati delle ultime stagioni, con un aumento delle vendite pari al 200% rispetto a un anno fa e i punti vendita che hanno esaurito le scorte di magazzino in tutti i negozi già nel mattino del lancio) non è stata al contempo apprezzata sul nascere dalla Curva Fiesole, che proprio con gli UnoNoveDueSei e Quelli di Sempre - evidentemente i gruppi a cui l’araldica sta più a cuore - aveva contestato la scelta di tornare al cosiddetto “giglio cappone”, parlando addirittura di “insulto alla storia”. Anche in quella circostanza, sia sul Cavalcavia delle Cure che a Ponte a Greve, erano stati esposti striscioni polemici, così come anche allo stadio Franchi in occasione dell’amichevole del 7 agosto contro l’Espanyol.
Da Fiorentina a Viola?
A poco più di sette mesi di distanza dal ritorno dello “stemma retrò”, Firenze si divide ancora sul suo nuovo blasone. Visto che se la Curva ha già espresso compatta tutto il suo malumore (anche perché in alcuni ambienti del tifo serpeggia il sospetto che in società si stia addirittura pensando di cambiare un giorno il nome alla Fiorentina, spesso chiamata e conosciuta all’estero come “Viola”, anche se sul tema il dg Barone ha smentito nell’ultima conferenza stampa), sul nostro sito il sondaggio legato al giglio stilizzato anni '50 e alla V sottostante proposto nei giorni scorsi dalla Fiorentina ha raccolto oltre il 65% dei pareri favorevoli, dopo quasi 6.000 voti. Punti di vista assai diversi, dunque. E adesso il club cosa deciderà di fare? Ascolterà l’umore di (parte) della piazza o andrà dritta per la sua strada? La sensazione è che sarà la seconda ipotesi a prevalere.