L'ANNO DI CRISTIANO: NUMERI BISSATI E SUL MERCATO VOLA
In un anno per lui tutto è cambiato. La vita di Cristiano Biraghi a dodici mesi di distanza dallo scorso ottobre, dove a Verona contro il Chievo ha toccato forse il punto più basso della sua esperienza in riva all'Arno, è diventata una vera e propria giostra di emozioni. Tanto in positivo quanto in negativo. I numeri parlano chiaro e spiegano bene come il terzino viola sia diventato oggi non soltanto un punto di riferimento per Stefano Pioli (il primo a credere in lui e che ha quasi la totalità dei meriti nell’esplosione dell’ex Pescara) ma anche per la Nazionale italiana, con la quale ieri sera a Chorzow ha trovato il suo primo gol azzurro. Una gioia che il difensore nato ventisei anni fa a Cernusco sul Naviglio ha voluto condividere con la persona che ancora oggi gli sta più a cuore, ovvero Davide Astori, che per lui ha rappresentato e sempre sarà una guida: “È grazie a lui se sono qui, i suoi insegnamenti mi hanno dato tantissimo” ha commentato Biraghi al termine della partita di Nations League contro la Polonia, in quella che per il momento resta la notte più importante della sua carriera.
Ma torniamo ai numeri, pur freddi rispetto alle mille emozioni vissute poche ore fa dal terzino. Le cifre, come detto, non mentono ma piuttosto spiegano come si sia rivelata lungimirante da parte di Pantaleo Corvino la scommessa fatta su un giocatore reduce da una retrocessione in Serie B con il Pescara, società dalla quale il dg lo ha prelevato nell’estate 2017 con un prestito con obbligo di riscatto fissato a 2,5 milioni. Ad oggi il valore del cartellino di Biraghi si è triplicato (per il sito specializzato Transfermarkt.it il difensore ha adesso un costo di partenza di almeno 7,5 milioni, una cifra destinata a salire ancora) e ogni giorno che passa diventa sempre più un rimpianto per l’Inter, società nella quale è cresciuto tra il 2003 e il 2011 vincendo un Torneo di Viareggio ai danni proprio della Fiorentina.
Anche sotto il profilo del rendimento in campionato, i dati sono totale ascesa: un anno fa dopo otto turni, Biraghi aveva collezionato 608’ e un solo assist mentre oggi i minuti in campo dopo le stesse giornate sono saliti a 675’, i passaggi vincenti si sono duplicati ed in più è arrivata anche la gioia del gol su punizione (contro l’Atalanta). Non solo: facendo la media dei voti che Firenzeviola.it ha dato al giocatore nelle prime 8 giornate dell'anno scorso, la cifra che esce è pari a 5,7 mentre a dodici mesi di distanza la nuova media voto è di 6,1: segno evidente che Biraghi non è praticamente mai sceso sotto la sufficienza. C’è davvero poco altro da aggiungere. Se non che questo pare essere davvero l'anno di Cristiano.