K.O. AL 6° ROUND?

A cura di Giulio Incagli
09.05.2015 16:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
K.O. AL 6° ROUND?
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La batosta di Siviglia sembra davvero aver annichilito l’ambiente viola. Singoli, collettivo, società, il banco degli imputati è ormai gremito e il disfattismo che si respira in queste ore ha raggiunto davvero livelli inimmaginabili alla vigilia. Dalle stelle alle stalle, dal bianco al nero. Firenze è così e come sempre la verità probabilmente sta nel mezzo. La sensazione è che non ci sia neanche la voglia di provarci, come se il k.o. fosse arrivato dopo appena 6 round. Nelle segrete stanze del centro sportivo non possiamo sapere cosa stia accadendo, sicuramente Montella ci crede realmente e sta caricando la squadra toccando le giuste corde per far finalmente uscire quello spirito battagliero e se vogliamo cattivo che la Fiorentina raramente ha mostrato in questi anni. Ma la certezza è una, una frangia nutrita tra addetti ai lavori e tifosi, sembra davvero aver già alzato bandiera bianca. Un atteggiamento comprensibile, ci mancherebbe, ma probabilmente inutile. Nella storia dell’Europa League, soltanto una volta è riuscita un’impresa del genere, al Valencia nei quarti lo scorso anno. Dopo aver perso 3-0 in Svizzera contro il Basilea, al ritorno finì 5-0 nella bolgia del Mestalla. Il Basilea non è il Siviglia direte voi. Vero, verissimo, ma soltanto due settimane dopo il Valencia si ripeté proprio contro Emery & Co. Dopo aver vinto all’andata 2-0, il Siviglia trovò un ambiente bollente al ritorno e fino ad un minuto dalla fine era sotto 3-0. Nei bar, per strada, il motto in quei 7 giorni a Valencia era solo e soltanto uno: “Si, se puede”. Sotto sotto anche loro sapevano che l’impresa era probabilmente impossibile, ma un senso di unione e appartenza unici, permise alla squadra di sognare fino a pochi secondi dalla fine.

L’errore più grande e clamoroso sarebbe quello di non provarci neanche, tirando le somme i primi di maggio senza aspettare il ritorno di una semifinale di Europa League. La strada è in salita, nessuno può nasconderlo, ma per avere soltanto una minima speranza, lo spirito non può essere certo quello respirato in questi giorni in città.