#IORESTOACASA, Le serie TV consigliate da Firenzeviola.it

25.03.2020 17:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
#IORESTOACASA, Le serie TV consigliate da Firenzeviola.it

L'Italia, ma in generale tutto il mondo, in questo momento sta vivendo una situazione più che drammatica a causa del Coronavirus. Il nostro paese, adesso, è costretto a rimanere a casa per cercare di contenere, quanto più possibile, la diffusione del virus. Per alleggerire la quarantena dei nostri lettori, la redazione di FirenzeViola.it ha deciso di consigliare qualche film, libro e Serie TV. Queste le Serie TV:

Tommaso Loreto: - "True Detective (Stagione 1)" - Perché vedere questa stagione? Perché alcune performance recitative meritano di essere ammirate più e più volte con i grandi Matthew McConaughey e Woody Harrelson.

Tommaso Bonan: - "Shameless" - Shameless è una serie americana (in onda dal 2011) che racconta le vicende dei Gallagher, una famiglia poverissima di Chicago che vive nel South Side. La serie gira attorno alla figura di Frank, un padre che, dopo essere stato lasciato da una moglie affetta da bipolarismo, ha cresciuto da solo i suoi sei figli. Un modello da seguire? Non proprio. Ed è qui che sta tutta l’originalità della serie che - per chi è appassionato - della società USA regala anche un bello spaccato a cui non siamo certo abituati.

Dimitri Conti: - "Black Mirror" - Il futuro, la tecnologia, ed un corretto uso di essa. Questo il tema portante di questa serie TV antologica, in cui ogni episodio fa riferimento a scenari e protagonisti diversi. Di fondo rimane sempre una certa inquietudine, ma riflettendo, sarebbe strano il contrario. Alcune puntate mettono i brividi... In senso buono. Sulla lunga distanza forse perde un po' di mordente, ma il formato mutevole permette allo spettatore di scegliere gli episodi che più gli si addicono.

Alessio Del Lungo: - "Boca Juniors Confidential" - Realizzato nel 2018, è un documentario che inizia con il precampionato degli argentini e si conclude con l’ultima partita della stagione. Al di là della fede calcistica si riesce a scoprire il mondo del futbol sudamericano, il calore trasmesso dai tifosi e la passione con la quale si vive il Boca Juniors in Argentina. Affascinante la Bombonera gremita, la garra che i giocatori mettono in campo e la filosofia degli xeneizes.

Lorenzo Di Benedetto: - "Suits" - Può un non laureato essere un avvocato a tutti gli effetti? La risposta è chiaramente no ma in questo legal drama le cose non vanno proprio in questo modo. Un genio che paga alcuni errori del passato ma che riesce a entrare in uno degli studi più importanti di New York. Verrà scoperto? La risposta è nelle 9 stagioni di questa serie da vedere tutta d'un fiato.

Giulio Falciai: - "Élite" - Cosa rende la serie così bella? Tanti dei temi trattati in Élite sono molto credibili. Questo rende le scene romantiche e le lotte tra i personaggi altrettanto divertenti da vedere. Ognuno dei personaggi ha la propria personalità, obiettivi e visioni del mondo distinti. La Serie, infatti, vuole mostrare la grande diversità di classe. Oltre al crescente sentimento islamofobico in Europa, Élite mette in luce anche diversi aspetti della diversità sessuale. Da una coppia gay segreta a una storia d’amore tra fratellastri. Da vedere assolutamente.



Giacomo Galassi: - "Sex Education" - Una serie non semplice, molto spinta e piuttosto dissacrante. Però offre il giusto equilibrio tra commedia, serie tv riflessiva e spaccato sociale. Anche se si svolge in Inghilterra, aiuta a capire la mente degli adolescenti e le sole due stagioni volano in un batter d'occhio.

Andrea Giannattasio: - "Six Feet Under" - Perché vederla? Perché è una serie tv per stomaci forti che fa vedere degli aspetti curiosi e a tratti divertenti anche in un ambito particolarmente lugubre e macabro come quello delle onoranze funebri ("Six feet under" significa letteralmente "Sei piedi sotto", ovvero nell'unità di misura americana la profondità che deve avere una tomba al momento della sepoltura, ovvero circa 2 metri. Interessante, no?)

Giacomo Iacobellis: - "Narcos" - Una serie capolavoro, per imparare lo spagnolo e conoscere la storia. Con uno stile narrativo incalzante e un cast di altissimo livello. Ma soprattutto con abbastanza puntate, tra Colombia e Messico, da passare tutta la quarantena!

Pietro Lazzerini: - "L'Alienista" - Serial killer, Theodore Roosevelt, New York alla fine dell'800 e un protagonista antipatico ma decisamente perspicace a seguire il tutto. Brutali omicidi e intrighi cittadini agli albori del profiling che tanto piace alla tv contemporanea. Una serie di 10 puntate che, purtroppo, finisce troppo presto. In attesa della seconda serie, of course.

Luciana Magistrato: - "La porta rossa" - Non mi chiedete titoli ad effetto o serie americane, io sono legata ai volti di casa nostra, come quelli di Lino Guanciale alias il commissario Cagliostro, defunto mai trapassato però a miglior vita che continua così - da fantasma che solo una ragazza un po' stonata può vedere e sentire - ad indagare proprio sulla sua morte, con continui colpi di scena. Oltre all'attore abruzzese ma tifoso della Fiorentina (sarà anche per questo che mi piace tanto) tanti altri bravissimi attori come Gabriella Pession. Io sto riguardando la prima e la seconda serie andate già in onda su Rai2, la terza doveva essere girata nel 2020 a furor di popolo. Chissà se la vedremo mai visto quello che sta accadendo...

Niccolò Santi: - "The Simpsons" - Banalmente. Anzi no, perché in questi giorni per noi pesanti non dobbiamo sottovalutare la leggerezza. Quella dei primi Simpsons anni Novanta, poi, è una comicità sorprendentemente intelligente. L'intelligenza, ovvero quella che dovremo cercare di far nostra nelle settimane che seguiranno.

Daniel Uccellieri: - "Stargate SG-1" - Cosa c'è di meglio di una serie TV composta da 10 stagioni (più due film e altre 7 stagioni di serie spinoff) per passare il tempo? Considerata una delle migliori serie Sci-Fi di sempre, la serie SG-1 è il sequel diretto del film del 1994 diretto a Roland Emmerich con Kurt Russel e James Spader nel cast. Non basta? Il protagonista è Richard Dean Anderson, l'attore protagonista dell'indimenticato Mac Gyver.

Mattia Verdorale: - "Peaky Blinders" - Serie Tv non tanto lunga ma avvincente e mozzafiato. Una banda di fratelli, gli Shelby, in quel di Birmingham, sono i protagonisti della serie tv. Essi si destreggiano nel mondo della criminalità con le scommesse illegali per poi piano piano allargare i propri orizzonti. Ideale per chi ama gli ambienti e la cultura spettrale inglese del ventesimo secolo.