IL VERO PEK
Tra i tanti recuperi, per il momento, sembra essere quello più silenzioso. D'altronde fino a oggi la stagione di David Pizarro non sembra ricalcare più di tanto quanto mostrato soltanto l'anno scorso, ma è indubbio che l'apporto del cileno resti fondamentale per la Fiorentina. Soprattutto se contemporaneamene lo stesso Ambrosini sta cercando di tornare abile e arruolabile dopo i recenti problemi fisici.
Pizarro, in effetti, non sembra girare sui ritmi della passata stagione. E a peggiorare lo scenario resta quell'inquietudine costante che il cileno non ha mai nascosto. Che fosse per le decisioni arbitrali (la sua ultima immagine resta quella delle simil manette stile Mourinho al termine della gara con il Napoli) o chissà per cos'altro. Spetta a lui in primis, perciò, riprendersi il palcoscenico del gioco viola, magari con una bella prestazione a Udine dove cominciò la sua avventura italiana.
Ci sarà poi tempo per capire che tipo di margini ci potranno essere per un suo rinnovo. Ieri sera, intanto, per semplice dimenticanza, o forse per un lapsus, il diesse Pradè non lo ha nominato di fronte a una precisa domanda sui rinnovi. Gonzalo, Borja, Ambrosini, Aquilani e così via, ma nessun riferimento a Pizarro. Causalità o meno, questo lo dirà soltanto il futuro, nel frattempo da Pizarro anche la Fiorentina si aspetta qualcosina in più. Fosse solo per valutare un rinnovo tutto ancora da discutere.
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