IL PRIMO "TRIDENTONE" E UN ESPERIMENTO RIUSCITO (A METÀ)

17.04.2022 11:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
IL PRIMO "TRIDENTONE" E UN ESPERIMENTO RIUSCITO (A METÀ)
FirenzeViola.it
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Un esperimento di circa 68’. Tanto è durata la contemporanea presenza in campo di Gonzalez, Cabral e Ikoné, per la prima volta schierati insieme in maglia viola nell’undici titolare contro il Venezia. Un lasso di tempo sufficiente per farsi di un’idea chiara di come il “tridentone” (così lo hanno già ribattezzato simpaticamente sui social i tifosi della Fiorentina) possa fare al caso di Italiano in questo delicato finale di stagione, dove Biraghi e compagni si giocheranno l’accesso (e magari la vittoria) della Coppa Italia e la qualificazione ad una coppa europea. È vero, nessuno dei tre ha contribuito in modo netto a confezionare il gol vittoria (la rete di Torreira nasce da una punizione di Biraghi da cui è maturato poi l’assist volante di Igor) eppure la sensazione è che, numeri alla mano, ci sia del potenziale inespresso che - specie contro le squadre non costruite solo e soltanto per alzare le barricate e a mettersi pronti-via sulla difensiva - tornerà molto presto utile.

Nico, Arthur e Jorko, nell’ora abbondante passata insieme sul terreno di gioco del Franchi (il primo ad essere tolto è stato il francese), hanno confezionato dodici tiri, di cui però solo tre nello specchio della porta. Le occasioni da gol tuttavia non sono mancate e sono state anche in questo caso tre (due per l’ex Lille e una per il brasiliano) oltre ad un mezzo rigore non visto dall’arbitro Abisso per un’ancata di Crnigoj su Gonzalez. C’è stato anche tempo per un palo (clamoroso, ancora nella stessa porta e ancora con Ikoné sfortunato protagonista dopo quello contro la Juve) e tre passaggi chiave per far ripartire la squadra. Non solo però: i palloni giocati dal magico trio sono stati 131 (Nico è quello che ne ha toccati più di tutti, 61, anche se il più preciso è stato Ikoné con il 96% dei passaggi tentati-riusciti) e la velocità in sprint è stata per tutti e tre davvero notevole. L’argentino è stato il più veloce della squadra, seguito dall’ex Basilea e da Jorko (per loro una media di oltre 32 km/h a testa). Numeri che fanno ben sperare.