IL POKER DEI FUORI RUOLO
Gli strascichi della sconfitta contro la Roma sono destinati ad arrivare almeno fino a sabato, quando la Fiorentina si troverà di fronte un Parma (in grado di spaventare l'Inter) in una partita che rischia di diventare decisiva per Beppe Iachini. Un allenatore entrato nell'occhio del ciclone già da qualche settimana, ma che con ieri ha visto fare un ulteriore passo indietro anche i pochi tifosi che a Firenze lo difendevano.
L'oggetto principale della critica restano le scelte sui ruoli dei giocatori, apparsi ieri solo l'ombra della squadra che alla prima giornata fu vicina a vincere a San Siro contro l'Inter. Iachini ieri sera ha voluto stravolgere totalmente le carte in tavola (e i ruoli) come fece anche il suo predecessore Montella la scorsa stagione, con altri risultati.
Mettere Callejon e Ribery prime punte è stato un fallimento tattico degno di nota, viste le continue richieste del tecnico gigliato di tenere palla in attacco a due che hanno fatto le loro fortune vicino alle linee laterali, non a quelle del cerchio di centrocampo. Non sono passate inosservate le smorfie di disapprovazione di Ribery, leader carismatico della squadra che però non riesce ad incidere come in passato, forse anche per i continui cambi di ruolo durante la partita (nel finale ha giocato da trequartista dietro le punte).
Oltre ai due veterani anche Milenkovic e Amrabat sembrano faticare in ruoli meno congeniali alle loro caratteristiche. Il serbo al posto di Pezzella si è reso protagonista dello svarione che poi si è rivelato decisivo, con un'incomprensione con Martinez Quarta che ha dato spazio a Spinazzola per il primo gol. Il centrocampista marocchino invece continua in un inizio di stagione piuttosto sottotono da regista, ruolo ricoperto in Nazionale ma praticamente mai - se non in qualche situazione di emergenza - lo scorso anno a Verona. Dovendo stare attento all'impostazione vengono meno le sue caratteristiche da incontrista e incursore, ruolo che invece alla corte di Juric ricopriva in maniera ineccepibile al fianco di un giocatore di qualità come Miguel Veloso.
Se a tutto questo ci aggiungiamo che Bonaventura e Castrovilli rischiano di diventare l'uno il doppione dell'altro per caratteristiche e funzioni da svolgere nella partita, ecco la ricetta che ha portato alla sconfitta della Fiorentina. Per Iachini sarà una settimana di duro lavoro per risalire una china fattasi sempre più impervia.