IL FENOMENO, ANZI DUE

16.12.2013 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
IL FENOMENO, ANZI DUE

Quando vedi giocare lui, capisci come sia un calciatore del quale la Fiorentina non può fare a meno. Sotto le sembianze di un uomo mite, si nasconde una intelligenza tattica, un saper vedere prima degli altri dove andrà la palla e gli uomini, che non trova paragoni. E’ il giocatore viola che vale il doppio degli altri e, visto che il numero del centrocampista per eccellenza, del regista, di colui che disegna il gioco è il numero 10, lui non poteva avere che il 20! Non sappiamo il motivo per cui Borja Valero abbia scelto questo numero di maglia, ma forse già prevedeva le sue doti superlative. E’ simpatico sottolineare come, dopo le partite nelle quali ha brillato meno, Udinese e Roma, ha cercato di “ripagare” i tifosi nelle gare successive facendo gol. Come riparazione non è niente male. Ieri ha diretto un’orchestra che suonava molto bene, alla quale ha donato un gol e un assist per Rossi, pareggiando da gran signore qual è, la cortesia che gli aveva fatto Pepito.
Un’accoppiata di fenomeni, verrebbe da dire. Il nostro attaccante non aveva brillato nella prima parte della gara, ma quanto poco gli basta per trasformare le giocate in capolavori! Il terzo gol viola è la conferma della classe innata di questo piccolo grande uomo. Sembra però doveroso allargare i complimenti ad Ilicic, la quasi meteora che stava piombando sul pianeta Fiorentina, con tutti i dubbi e le perplessità del suo arrivo. C’era voglia di scoprirlo, di avere la conferma sul campo di tutti i commenti positivi che si sentivano pronunciare su di lui. Un po’ San Tommaso, non credo finchè non metto il naso, il tifoso viola lo è, ma contro il Bologna Josip ha sollevato le sue quotazioni e l’umore di tutti noi. Bisognerebbe trovagli un nomignolo perché, rispondere al richiamo dello speaker nel festeggiare i gol e pronunciare Ilicic tutti insieme, fa intorcinare la lingua! Come aveva detto Montella, non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, ma intanto qualche minuto niente male ce lo ha fatto passare. E poi come non evidenziare che, finalmente, al Franchi non abbiamo subito gol? Il Bologna, poverello, è veramente poca cosa ma se ne sono viste di squadre non eccelse che, comunque, sono riuscite a segnarci. Il saluto natalizio che la Viola ha lasciato a Firenze è di quelli più graditi, una prestazione nella quale il ritmo è stato costante per tutti i 90 minuti, dove i gol potevano essere molti di più, dove ci siamo divertiti tutti, sia in campo che sugli spalti. Adesso, in attesa di sapere cosa ci riserverà l’Europa nel prossimo girone, ci apprestiamo a chiudere il 2013 con un nuovo incontro con una squadra dell’Emilia Romagna, il Sassuolo, squadra simpatica ma strapazzata da poche ore dalla Juventus. Nella lista delle partite abbordabili, non sono previsti stop natalizi.


La Signora in viola