I NUMERI DELLA SECCA
Per la quinta partita consecutiva Giovanni Simeone non ha trovato la via del gol. Il centravanti della Fiorentina in questo determinato periodo della stagione sembra alle prese con numerosi problemi di sterilità offensiva, e nella giornata di ieri è arrivata un'altra conferma in tal senso. C'è chi dice che probabilmente l'argentino debba rifiatare poiché sempre e comunque utilizzato da Pioli - anche se c'è da sottolineare come il Cholito abbia giocato solo scampoli di minuti nell'ultima convocazione con l'Argentina, ad esempio - chi invece non vede nel figlio d'arte il profilo ideale per riuscire a reggere il peso dell'attacco viola con continuità nell'arco di un'intera stagione. Effettivamente anche lo scorso anno Simeone patì un digiuno da gol piuttosto prolungato, anche se questo avvenne più avanti, nel corso dei mesi invernali. C'è anche chi invece invoca pazienza per un attaccante ancora molto giovane e da formare, vedendoci invece un riferimento sicuro per la Fiorentina. Evitando di volersi schierare a priori da una parte o dall'altra, potrebbe esserci invece utile l'analisi di qualche numero che possa spiegare questo rendimento incostante di Simeone.
Partiamo dall'ultima rete segnata in Serie A, che ormai dista già più di un mese. Era il 19 settembre, ed il recupero della 1^ giornata contro la Sampdoria, partita aperta proprio dal gol del numero nove argentino anche se poi arrivò il pareggio blucerchiato a firma Caprari. Da quel momento Simeone ha giocato tutte le altre cinque partite disputate dalla Fiorentina, tre per l'intero tempo effettivo e due nelle quali è stato invece sostituito anticipatamente, come ad esempio ieri per fare posto al baby serbo Vlahovic. Dal momento dell'ultima rete segnata, per l'argentino sembra quasi che si sia scatenato un effetto allontanamento dalla porta, che lo ha visto man mano sempre meno pericoloso. Nelle cinque partite che stiamo prendendo in analisi, dal suo ultimo centro a oggi, il Cholito ha tentato appena sei conclusioni, che scendono alla drastica quota di tre tiri in quattro partite se dal conteggio si tiene fuori la bella prova collettiva gigliata contro la SPAL. Il totale, poi, racconta zero gol. Un rendimento di tiro decisamente peggiore rispetto alle prime quattro giornate, nelle quali Simeone ha tirato in porta otto volte trovando le sue due fin qui uniche reti in campionato.
La prestazione di ieri di Simeone, poi, ha eguagliato il primato negativo stagionale di volte in cui il Cholito ha perso il pallone a causa dell'intervento di un avversario, senza tentare alcun dribbling: è accaduto in quattro circostanze, come nella seconda sfida contro l'Udinese. Questo da una parte rende merito all'interpretazione difensiva di un Cagliari attentissimo e ben lontano dai picchi negativi toccati la scorsa stagione, ma anche un'imprecisione globale di Simeone difficile da ignorare. Chiudiamo con un dato classico nel rilevamento delle prestazioni offensive: la media gol-minuti giocati. Simeone attualmente viaggia ad una rete segnata ogni 386', ancora piuttosto lontano dalla rilevazione della scorsa stagione, che lo vedeva centrare la porta una volta ogni 216'. I numeri, insomma, raccontano di un attaccante ancora piuttosto sterile, almeno per il momento. Pioli recentemente ha voluto comunque lodare il suo numero nove, poiché il suo apporto fisico e temperamentale non manca mai. A mancare, semmai, sono le reti. E per un centravanti può non essere proprio un dettaglio da trascurare.