FIORENTINA, Gli incontri e gli inviti, ma questa volta...
Il sabato mattina, questo sabato mattina, comincia presto per i tifosi viola. La corsa alle edicole, e la ricerca sul web, parte sin da mezzanotte, per leggere cosa ha raccontato Mario Cognigni, ieri, nell'incontro con la stampa. Come già accaduto in passato, tuttavia, fa molto discutere (anche tra i tifosi) la scelta comunicativa della Fiorentina, che per inciso non era nuova ad organizzare incontri ad invito per comunicare con i media. Magari non sul fronte delle comunicazioni istituzionali, o legate al mercato visto che sin quando c'era Corvino era direttamente il diesse a prendere la parola, quanto come metodo di risposta ai vari "casi aperti".
Capitò del resto poco tempo fa, per la precisione a Dnipropetrovsk in Ucraina, che il presidente esecutivo invitasse la stampa inviata al seguito della squadra, per chiarire la posizione societaria di fronte ai risultati e alle pieghe istituzionali che stava prendendo la vicenda stadio. E capitò anche prima, quando l'allora responsabile delle comunicazioni viola Teotino decise liberamente chi poteva partecipare, e chi no, alla riunione di turno. Stavolta, tuttavia, esistono alcuni elementi di novità pur inseriti in una scelta già utilizzata, e sempre arrivata dall'alto.
In questa circostanza, infatti, l'ufficio stampa della Fiorentina si è peritato di invitare tutte le testate che quotidianamente si confrontano con il club, che lo raccontano, allargando finalmente l'invito anche alle cosiddette "Testate on line" storicamente più snobbate. Un gesto importante, di apertura, e finalmente anche in linea con i nuovi tempi del nuovo giornalismo. Nel quale, tra l'altro, pensare di procrastinare il lancio di notizie, o di semplici immagini e video, rimane operazione come minimo anacronistica.
Certamente una conferenza stampa avrebbe reso innanzi tutto più chiaro il messaggio (che resta l'aspetto probabilmente più importante di tutta la vicenda), così come l'immediatezza delle immagini, dei suoni, avrebbe reso più intelleggibile il pensiero di Cognigni, ma resta quanto meno il merito del comparto comunicativo di aver comunque richiamato tutta la stampa coinvolta nel mondo viola, che non significa necessariamente quella stampa che si potrebbe definire "amica". Anzi, sotto questo profilo va reso atto al club, nella giornata di ieri, di aver raccolto la massima pluralità delle voci giornalistiche viola. Resta semmai la perplessità per il metodo, che però come già detto, parte dall'alto e per diretta volontà dei protagonisti in questione, in questo caso il presidente esecutivo.