ECCO COME EURO2032 PUÒ INCIDERE SUL RESTYLING DEL FRANCHI

10.10.2023 13:30 di  Niccolò Santi  Twitter:    vedi letture
ECCO COME EURO2032 PUÒ INCIDERE SUL RESTYLING DEL FRANCHI

Adesso è ufficiale: l’Europeo del 2032 sarà ospitato in compartecipazione da Italia e Turchia. A distanza di undici anni nel Belpaese si terrà un campionato per nazionali, l’ultima volta fu l’edizione itinerante con la sola città di Roma a rappresentarci. Tra le cinque città italiane candidate ad accogliere le squadre partecipanti c’è Firenze, laddove persiste l’annosa questione dello stadio da ristrutturare e rispetto a cui l’assegnazione del torneo può rappresentare una svolta. Se Torino, Milano e Roma sembrano scontate, rimane da aggiudicare il centro e nord-est (Firenze, Bologna e Verona), più il sud (partita che si giocherà tra Napoli e Bari coi campani favoriti). 

"Una grande opportunità per riqualificare gli stadi italiani e specialmente per Firenze" ha twittato il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, aggiungendo "Ora più che mai abbiamo il dovere di procedere con il progetto del nuovo Franchi senza il quale non potremmo ospitare gli Europei". Il punto è che ad oggi l’impianto si ristrutturerebbe parzialmente, ossia con i 130 milioni dei fondi del PNRR, in attesa della pronuncia del TAR (14 novembre) a proposito dei restanti 55 che proverrebbero dal Governo. Per i quali però, con la notizia di Euro2023, potrebbe anche venire in aiuto la FIFA se Firenze figurasse assegnataria del torneo. Eventualità che tuttavia non si verificherebbe prima della fine del 2026… A restyling già completato.

Nel frattempo continua l’interlocuzione tra Comune di Firenze e Governo centrale in modo da trovare la strada per rifinanziare i 55 milioni negati dall’UE (più i 15 di adeguamento costo-prezzi del materiale da costruzione). L’idea, è giusto ribadirlo, rimane quella di trovare una soluzione in tempi brevi provando a seguire la strada della continuità senza pertanto doversi rifare ai potenziali soldi dell’Europeo. Con la possibilità ancora in essere che Firenze e Roma trovino un accordo prima che il Tribunale Amministrativo Regionale, cui Palazzo Vecchio ha fatto ricorso, sciolga le riserve.