E IL FRANCHI TORNÒ A FISCHIARE
Già a fine primo tempo, con il Torino in vantaggio come poi sarebbe rimasto fino in fondo, si era sentito alzarsi qualche fischio dagli spalti del Franchi. Alla fine della partita, si sono moltiplicati. E se pure durante il match col Sassuolo già qualcosa si era udito ma sempre dovendo tenere l’orecchio in direzione di essi, stavolta è stato tutto ben più plateale. Ai fischi, alle parole tutt'altro che dolci udite in direzione Commisso e Barone, si è aggiunto un coro non fraintendibile per Italiano e i suoi ragazzi dalla Curva Fiesole: “Meritiamo di più”.
In effetti lo spettacolo messo in mostra con il Torino, se così si può chiamare, è stato tutt’altro che esaltante ma, pur giocando ben al di sotto dei propri standard, quantomeno quelli attesi, la Fiorentina per poco non è arrivata comunque al pareggio, chiamando alla risposta da campione il meno celebrato dei fratelli Milinkovic-Savic. Non abbastanza, in una serata che doveva segnare il cambio di passo verso una classifica rinnovata dalla tempesta giudiziaria sulla Juventus (più per quanto ha da arrivare che non per i 15 punti già tolti finora) e che ha invece reso ancora evidenti nell’arco di 90 minuti più recupero tutti i maggiori problemi di questa Fiorentina. “Ci siamo inceppati di nuovo”, ha detto Italiano. In assenza di aiuti dal mercato, e aspettando un Brekalo che in fondo è meglio di niente, sta anche a lui (come ha saputo fare nella passata stagione) riuscire a trovare le contromisure adatte per evitare un anonimato che, per come si stanno mettendo le cose, renderebbe ancora più atroce la delusione. Col Torino, di nuovo, non è accaduto. E il Franchi è tornato a fischiare.