DRAGO E BIRAGHI DA PAURA, I VIOLA NON BRILLANO E NEMMENO IL MISTER

21.04.2022 00:18 di  Sonia Anichini   vedi letture
DRAGO E BIRAGHI DA PAURA, I VIOLA NON BRILLANO E NEMMENO IL MISTER

Sentir dire che la Fiorentina è uscita a testa altissima dalla Coppa Italia non mi consola affatto, anzi mi fa incavolare molto perché penso che avremmo potuto giocarci meglio le nostre chances ma, purtroppo, è andata male sia all’andata che al ritorno. A Firenze la sfortuna è stata spietata nel far deviare quella maledetta palla da Venuti nella nostra porta e ieri sera non c’è stata partita e la nostra squadra è parsa molto lontana da quella vista a Napoli e anche a San Siro contro l’Inter.

Certo che in casa nostra non ne va mai bene una perché, oltre al grave infortunio occorso a Castrovilli, prima della gara abbiamo perso anche Milenkovic e Bonaventura ed Odriozola non devono essere ancora pronti visto che non hanno giocato (ma perchè allora sono stati convocati?) e quindi il Mister è stato costretto a fare di necessità virtù ma non c’è riuscito.

È conclamato ormai dal mondo intero che la scelta di far giocare Dragowski sia risultata un harakiri perché la sua uscita a vanvera sull’azione del vantaggio bianconero è stata letale. Mi dispiace molto veder massacrare il ragazzo ma questo campionato non è certo il suo perché quando è stato titolare ha fatto prestazioni discutibili perdendo, di fatto, il posto a vantaggio di Terracciano. E allora mi chiedo: perché proprio ieri lo mettiamo a difendere la nostra porta in quella che è una gara fondamentale? Resto comunque dell’idea che la colpa sia equamente da spartire con Biraghi che, volente o dolente, ha fatto l’assist a Bernardeschi non lasciando sfilare il pallone o mandandolo fuori dal campo. Lo so che sono pessima, ma quando in settimana ha detto che vuole chiudere la carriera a Firenze mi è venuto da piangere.

Se Biraghi si presta a fare l’assist-man, Cabral ha fatto il portiere perché si è trovato sulla linea di porta di Perin stoppando un tiro di Torreira che sarebbe stato gol dopo pochissimi minuti e forse è stato il segnale che non ne sarebbe andata bene una. Questo per buttarla in caciara ma contro la Juve ci sono stati degli errori anche da parte di Italiano che, oltre alla scelta del portiere, ha messo Ikonè fuori ruolo (che tanto bene non ha ancora trovato nemmeno il suo!). Forse era meglio far giocare subito Amrabat e mettere in un secondo momento Ikonè al posto di Saponara? Facile parlare dopo, lo so, ma anche gli innesti del secondo tempo non hanno dato niente di più alla Fiorentina, quasi non ci credessero nemmeno loro nella possibilità di raggiungere la finale.

Questa purtroppo è stata la sensazione che ho avuto per tutto l’incontro perché i nostri ragazzi mi parevano spaesati, senza verve e senza idee, tanto possesso palla con passaggi in orizzontale ma nessun lampo a ravvivare una serata storta.

Vorrei inoltre notare come il nostro rinforzare le rose della Juventus si ritorca contro noi stessi perché anche nella partita di ieri ha segnato un ex viola, Bernardeschi, e il secondo gol parte da un cross di Cuadrado. Dal piedino dello stesso colombiano era scaturito il tiro deviato da Venuti a Firenze nella gara di Coppa e, sempre lui, ci aveva castigati nella partita di andata del campionato a Torino e sempre dopo il novantesimo. Non ci è ancora riuscito il serbo, ma la colonia di ex rende molto bene ai bianconeri! La rabbia che questo mi provoca credo sia lampante.

Ora non resta che smaltire la delusione, non credo che Italiano sia diventato improvvisamente un “brodo” ma penso che si possano fare delle considerazioni anche quando le cose non vanno bene, senza nulla togliere ai suoi infiniti meriti ma se la Fiorentina non ha brillato, non brilla nemmeno lui. Cerchiamo quindi la giusta concentrazione per affrontare lo sprint finale del campionato, già da domenica a Salerno, per cancellare velocemente la Coppa Italia e andare a prenderci l’Europa senza mollare.

La Signora in viola