DALLA FAVOLA HEIDENHEIM AL COLOSSO CHELSEA: IN ATTESA DI ATENE, NASCE LA CONFERENCE 24/25

26.05.2024 19:00 di  Ludovico Mauro   vedi letture
DALLA FAVOLA HEIDENHEIM AL COLOSSO CHELSEA: IN ATTESA DI ATENE, NASCE LA CONFERENCE 24/25
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Meno tre ad Atene. L’appuntamento più illustre è alle porte, poco più di 72 ore e la Fiorentina scenderà in campo per materializzare l’obiettivo più grosso, quella tanto agognata Conference League sfuggita di mano un anno fa. Ma mentre la gara di Atene occupa a più non posso pagine di giornali e media nazionali e fiorentini, a fuoco lento inizia a prendere forma anche l’edizione futura del terzo torneo europeo.
Vincendo a Cagliari, la Fiorentina si è assicurata almeno la partecipazione anche per la Conference 2024/25, in attesa che la gara di Atene o il finale di campionato possano portare i viola direttamente in Europa League. Ma senza andare fuori tema, cosa sappiamo già della Conference che verrà?

Nuovo format
Intanto, come le altre due competizioni UEFA, cambierà format. Niente più fase a gironi, le squadre partecipanti aumenteranno a 36 rispetto alle 32 attuali e spariranno i canonici otto gruppi da quattro squadre. Ogni club giocherà comunque sei gare come avvenuto finora (tre in casa e tre fuori), ma si stilerà un’unica classifica: al termine della suddetta fase, le squadre dal primo all’ottavo posto andranno direttamente agli ottavi, quelle dal nono al ventiquattresimo giocheranno invece gli spareggi, da cui usciranno le altre otto che andranno a completare il quadro degli ottavi di finale, da dove il torneo andrà avanti così come lo conosciamo ora. Eliminazione invece per le compagini che chiuderanno dal venticinquesimo al trentaseiesimo posto nella prima fase della competizione. Dettaglio non da poco, scompariranno le “retrocessioni”: dall’Europa League, dunque, non scenderanno più le terze classificate.

Le partecipanti
Come noto, l’Italia aspetta di conoscere quale sarà la sua rappresentante. In altri Paesi invece il verdetto è già arrivato, e non sono mancate le sorprese. Viene in mente l’Heidenheim, entrato in Conference da ottavo in Bundesliga per la vittoria in Coppa di Germania del Bayer Leverkusen. Un’impresa davvero bella da raccontare, quella di una squadra riuscita a qualificarsi alle coppe europee da neopromossa. Non da poco anche l’esito della Premier, dove lo United di Amrabat ha estromesso il Newcastle dall’Europa, spedendo il Chelsea in Conference, una big d’eccellenza del calcio europeo dell’ultimo ventennio, che attraversa un momento tutt’altro che facile da qualche stagione. La rappresentante spagnola sarà invece il Betis Siviglia, che chiude il quadro dei quattro campionati europei più importanti. Teatro della finale sarà lo Stadion Wroclaw dell’omonima città in Polonia, gioiello da 40mila posti a sedere costruito per gli Europei del 2012, nonché casa dello Slask Wroclaw.

Il tutto in attesa dell'ultimo atto ateniese, nella speranza che dopo due anni, la Fiorentina abbandoni la terza competizione d'Europa per volare nella seconda più nobile, quell'Europa League a Firenze tanto agognata e che non si vive in città dal lontano 2017.