DA MATRI-GOMEZ A BABA-BERNA, FIORENTINA-LAZIO SEI MESI DOPO
Era il 2 marzo 2014 e all’”ArtemioFranchi” si giocava in notturna Fiorentina-Lazio, una partita da dimenticare per i gigliati, già sotto di uno dopo 5 minuti a causa del gol in mezza rovesciata di Lorik Cana (assente domenica prossima per infortunio), che regalò ai biancocelesti la loro sedicesima vittoria a Firenze nella storia del pallone. La reazione della Fiorentina, che arrivava a quell'incontro dopo i "fatti" di Parma, nervosa e rimaneggiata (con Borja Valero e mister Montella squalificati), fu infatti troppo timida. Quella sera l'attacco viola era composto da due centravanti che il fiuto del gol lo hanno senza dubbio nel sangue (per entrambi parlano i numeri), Alessandro Matri e Mario Gomez, ma per ragioni diverse né l’uno né l’altro riuscirono a creare apprensioni al bravo Marchetti. L'ex Juve e Cagliari era in cerca di una riconferma mai trovata dopo la doppietta realizzata all’esordio contro il Catania, mentre al panzer tedesco, appena rientrato in campo dopo il primo lunghissimo stop, mancavano ancora la forma fisica e l'intesa coi compagni adeguate per fare la differenza nel nostro campionato. Fu quindi un’occasione sprecata per i gigliati, che non seppero sfruttare il mezzo passo falso del Napoli a Livorno per avvicinarsi al terzo posto in classifica (partenopei che salirono a +7 punti).
Quest'anno però la situazione è ben diversa. La Fiorentina si presenta al match contro la Lazio con grande entusiasmo dopo la vittoria di due domeniche fa con l’Inter. Adesso Matri non fa più parte della rosa gigliata, Gomez sì, anche se ormai da qualche settimana non è arruolabile per un problema muscolare, ma Montella può ora contare su una coppia di attaccanti che l’anno scorso in Serie B ha fatto davvero faville: naturalmente, stiamo parlando dei giovani talenti della cantera viola, Khouma El Hadji Babacar e Federico Bernardeschi. Il senegalese è cresciuto molto da quando il tecnico campano gli ha affidato il ruolo di punta centrale, ripagando la fiducia concessagli con un gol al Torino e un altro, bellissimo, in casa coi nerazzuri. Non solo reti, Babacar è rapido, abile nell'uno contro uno e garantisce movimenti congeniali per dare profondità, velocità e incisività alla manovra. Come non prendere in considerazione poi Bernardeschi, un calciatore di qualità che sia con la maglia della Fiorentina sia con quella azzurra dell'Under 21 ha sfoderato prestazioni convincenti, fornendo assist e segnando gol pesanti. In Serie A l’aeroplanino non lo ha mai schierato dal 1’, ma questa potrebbe essere proprio la volta buona, dato che, dopo gli impegni internazionali con la sua Colombia, Cuadrado si è rivisto al Centro Sportivo solamente ieri mattina e potrebbe per questo partire dalla panchina con la Lazio. Se così non dovesse essere, Berna potrebbe essere una carta utile da utilizzare nella ripresa, per sconvolgere gli equilibri a gara in corso grazie alla sua fantasia e alle sue giocate d'alta classe.
Da Matri-Gomez a Baba-Berna, questa sarà Fiorentina-Lazio sei mesi dopo.