DA COLPO SUGGERITO A LEADER E TREQUARTISTA DI FIDUCIA

07.11.2022 10:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
DA COLPO SUGGERITO A LEADER E TREQUARTISTA DI FIDUCIA
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Farà strano, forse, a Giacomo Bonaventura dover riavvolgere la propria carriera. Ma è un po' quanto sta vivendo il centrocampista ex Milan e Atalanta, che dopo essere stato per quasi un anno e mezzo una certezza di Italiano nelle vesti di mezzala, sta come tornando a rivivere i tempi di quando, da ragazzo, si dilettava nella nobile arte del trequartista (e dell'esterno d'attacco, su necessità). Il gol che ha sbloccato la partita in casa della Sampdoria altro non è che la pietra miliare di un nuovo cammino... All'indietro.

E dire che, almeno nei piani su carta, Jack rischiava di non essere neanche un giocatore della Fiorentina. Non è un mistero infatti, anzi l'ha rivelato il ds Pradè nella conferenza stampa di presentazione, che l'affare a costo zero del 2020 sia nato quasi per caso. O meglio, su consiglio: a suggerire ai viola il nome di Bonaventura fu il potente procuratore Raiola, che oggi non c'è più ma dalla cui agenzia (nella figura del fratello Enzo) è ancora seguito. Citando testualmente Pradè: “È venuto a trovarci Mino Raiola e ci ha detto: 'Perché non pensate a Jack?'. Io credevo l'avessero già chiuso e invece dopo aver parlato con Commisso e Iachini, che hanno detto sì, lo abbiamo preso”. La concorrenza del Benevento non ha retto e viola fu.

Nel tempo Bonaventura si è costruito un'immagine da leader nello spogliatoio, assumendo sin da subito i tratti dell'uomo di fiducia per Iachini prima e Italiano poi, con la parentesi Prandelli che invece l'ha visto meno protagonista e più in seconda fila. Un'aura che è stata confermata, di fatto, anche dalle parole post-Inter, lette dai compagni di squadra e dall'allenatore (anche lui, indirettamente, chiamato in causa) come sprone a far meglio. Naturale che, in una fase storica di passaggio tattico al 4-2-3-1, Italiano si appoggi a lui per la casella di trequartista, poco usuale nel calcio moderno perché di difficile interpretazione. Serve un cervello calcisticamente fino, quello di cui è dotato Bonaventura.

Stuzzicato dopo la Samp, il centrocampista classe '89 ha parlato anche del rinnovo. Con il contratto in scadenza il 30 giugno prossimo, presto potrebbero essere intavolate nuove discussioni per andare oltre il 2023. L'ha confermato lui stesso: "La società mi è sembrata ottimista", ha detto ieri, al solito senza la volontà di nascondersi. Come si confà ad un vero leader, al quale oggi sembra sinceramente difficile rinunciare.