CHOLITRIS

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lunedì 30 aprile 2018, 00:00Notizie di FV
di Tommaso Loreto

Era da due partite consecutive che la Fiorentina non arrivava al novantesimo minuto con tutti gli effettivi in campo. Questo per dire che c'è modo e modo di giocarsela in dieci contro undici, e il Napoli visto ieri al Franchi era molto più simile alla Fiorentina di Reggio Emilia che non a quella arrembante vista contro la Lazio. Dunque è chiaro che l'espulsione in avvio di gara di Koulibaly ha facilitato le cose agli uomini di Pioli, ma è altrettanto vero che i viola hanno saputo sfruttare al meglio la superiorità numerica e una diversa condizione psicologica. 

Perchè se dall'inizio il Napoli ha palesato inevitabili crisi di fiducia dettate dalla vittoria della Juve e dall'espulsione dopo appena 7 minuti, dall'altra parte la Fiorentina ha sbagliato pochissimo. In difesa con Laurini e Biraghi capaci di innescare adeguatamente Simeone (il primo lancia il Cholito poi steso da Koulibaly, il secondo offre l'assist dell'uno a zero) e con Milenkovic e Pezzella mai in affanno al cospetto del tridente partenopeo. Nel centrocampo, poi, Benassi è praticamente ovunque e oltre al solito dinamismo di Veretout torna la doppia fase di Badelj che tanto bene fa a questa squadra.

L'attacco, invece, merita un discorso a parte. Nel primo tempo Simeone è indemoniato, rincorre ogni pallone, e dopo aver ridotto il Napoli in dieci il gol dell'uno a zero sembra la giusta ricompensa. Che al Cholito faccia bene segnare diventa ancora più evidente nella ripresa, quando in contropiede copre tutti gli spazi e soprattutto diventa cattivo sotto porta. Con il tocco sotto misura del 2-0 e poi con la finalizzazione del 3-0 dopo l'assist di un Chiesa partito malino e cresciuto alla distanza. La prima tripletta in viola di Simeone è qualcosa di prezioso, su cui costruire il futuro

Un po' tutta la gara della Fiorentina merita la giusta sottolineatura anche per il messaggio lanciato al campionato. Non solo un k.o. a quel Napoli che in stagione non aveva mai perso in trasferta (l'ultima volta c'era riuscita la Juventus nell'ottobre del 2016) ma anche un avvertimento ad Atalanta, Milan e Sampdoria ieri vittoriose. Contando lo scontro diretto tra bergamaschi e rossoneri, e l'ultima giornata che vedrà i viola di scena a San Siro, le speranze di salire sul treno dell'Europa League restano intatte.

A confermare che oltre ad essersi tolto lo sfizio di battere Roma e Napoli questa Fiorentina ha ancora tutte la carte in regola per sognare di tornare a giocare di giovedì sera. Con un Simeone così, del resto, tutto è possibile.