C'ERAVAMO TANTO CORTEGGIATI
Fiorentina-Hellas Verona è la classica partita da sliding doors. Non solo e non tanto per gli incroci tra i giocatori (Amrabat, Ceccherini e Di Carmine sono legati con un doppio filo alla Fiorentina), ma soprattutto per la presenza di Ivan Juric sulla panchina dei gialloblu. Una partita che il tecnico avrebbe potuto passare sulla panchina opposta, quella viola, se la società non avesse deciso definitivamente di puntare su Iachini dopo qualche riflessione e grazie alla ferma volontà di Rocco Commisso. Tutto era apparecchiato perché Juric potesse costruire un nuovo corso con la Fiorentina, con il suo giocatore più rappresentativo a centrocampo - quell'Amrabat che si troverà invece da avversario - e finalmente una squadra con grandi ambizioni da allenare.
Alla fine però non se n'è fatto di nulla, con il senno di poi forse con rammarico da entrambe le parti. Perché da una parte ci sarà una Fiorentina costretta ad esonerare Iachini e in cerca di ripartire dal fondo della classifica con Prandelli, dall'altra un tecnico che sta continuando a fare grandi cose anche questa stagione, ma che non ha mancato di esprimere un po' di amarezza per alcune operazioni portate avanti dalla società scaligera sul mercato.
Come riporta la saggezza popolare, comunque, "con i se e i con i ma, la storia non si fa". Allora i riflettori saranno su come il tecnico nato a Spalato farà giocare il suo Verona. E chissà che in futuro le strade di Fiorentina e Juric non possa incrociarsi di nuovo.