ARRIVA LA RISPOSTA AL MOMENTO GIUSTO: DRAGOWSKI SI RIPRENDE CIÒ CHE È SUO
Negli ultimi giorni era emersa qualche critica per la sua gestione palla al piede, in particolare dopo la gara contro l’Inter. Tuttavia, Bartlomiej Dragowski non si è lasciato minimamente influenzare, anzi. Nel primo tempo al Friuli il giovane classe ’97 è stato spesso cercato dai compagni in fase di costruzione, come previsto dal gioco di Italiano e ha dimostrato di stare progressivamente migliorando sotto l’aspetto della gestione del pallone. Ma non solo, in una partita in cui la Fiorentina è scesa in campo con un atteggiamento operaio e col coltello tra i denti, Dragowski è stato l’uomo decisivo: la parata su Deulofeu vale tre punti. Gli interventi su Beto e Makengo contribuiscono a renderlo il migliore in campo, come deciso, tra l’altro, dalle odierne pagelle. Una risposta importante da parte del polacco, che ha visto la sua stagione partire non nel migliore dei modi a causa del cartellino rosso rimediato contro la Roma per l’uscita scomposta su Abraham.
L’aspetto mentale in un portiere conta molto e forse anche la panchina con l’Atalanta (dovuta anche alla sua assenza per la Nazionale), in questo senso, ha aiutato parecchio per riordinare le idee e cacciare i cattivi pensieri dopo la pesante sconfitta romana. Dragowski si è quindi ripreso ciò che è suo, ossia il suo posto da titolare. per farlo ha seguito il percorso tracciato da Italiano per quanto riguarda le gerarchie e ha lavorato nel modo adatto, come richiesto. Ha risposto presente quando contava davvero. Come se non bastasse, tra l’altro, occorre ricordare che il giocatore può contare su un compagno importante come Terracciano, con cui può misurarsi e migliorare ancora. Una spalla sicura, ma anche un possibile sostituto all’altezza in caso di emergenza. È ciò che molti club sognano di avere in qualsiasi reparto. La Fiorentina, lo si può dire, ha questo privilegio, se così si può chiamare.