AL RIPARO
Non ci sarà, oggi, la conferenza stampa usuale di Vincenzo Montella. Il tecnico non si presenterà infatti oggi in sala stampa per le consuete parole alla vigilia degli impegni di campionato, mentre nel dopo gara di Fiorentina-Lazio dovrebbe toccare all'allenatore in seconda Russo. Una scelta più o meno obbligata, quella del tecnico viola, che di fatto preferisce non parlare anche a fronte della squalifica rimediata da Gervasoni.
A margine della "genialata" Borja Valero, infatti, l'arbitro di lunedì scorso ha ritenuto opportuno riportare nel referto anche presunti comportamenti erronei di Montella, non capendo evidentemente fino in fondo che il tecnico viola voleva soltanto effettuare il rituale del terzo tempo a metà campo. Dunque Montella resterà fuori, domenica sera, nella sfida alla Lazio, dopo un unico precedente (a Genova contro il Genoa quando i viola vinsero grazie ad Aquilani, Rossi e Gomez)) nel quale la sua espulsione era poi stata riconsiderata.
Pensandoci bene, però, per l'"Aeroplanino" un po' di riparo potrebbe non far che bene. Perchè nonostante il tecnico non abbia fatto niente per abbassare la propria simpatia a livello nazionale, c'è la sensazione diffusa che l'allenatore della Fiorentina non sia più visto di buon occhio, almeno al di fuori dalla Toscana. Esattamente come sta capitando a società e squadra. Difficile spiegarne il perchè, visto che poi il gioco espresso dalla sua squadra è diventato presto un marchio esportato all'estero, tanto da finire persino nel mirino del Barcellona come hanno riferito alcune fonti spagnole.
Vien da pensare, allora, che il problema potrebbe essere un altro. Un problema legato a doppio filo con quanto è capitato alla Fiorentina nelle ultime due stagioni, peraltro emerso lentamente dopo un botta e risposta col designatore Braschi in tribuna a Parma, e poi in modo più rapido dopo che Mazzoleni, a Cagliari, apostrofò il tecnico viola come "lamentino".
Ecco, di questi tempi, e senza che ve ne sia una ragione realistica, sembra proprio che Montella sia diventato un "lamentino" agli occhi degli arbitri, ma anche di qualche collega che, forse, fino a qualche tempo fa lo vedeva diversamente. E allora, in attesa che chi di dovere si ricreda (e basterebbe rivedersi qualche partita dei viola per farlo) al buon "Aeroplanino" viola restare un po' al riparo dalle luci dei riflettori non può che essere un bene, anche per sbollire un carico di rabbia che, ultimamente, sembrava veramente difficile da trattenere.