ABRACABRAL
La partita di ieri ha corroborato, se mai ce ne fosse stato bisogno, le ottime prestazioni offerte nell'ultimo mese e mezzo da Arthur Cabral. Il centravanti brasiliano, dopo oltre un anno di anonimato, è finalmente riuscito a esaltarsi e a giustificare le importanti referenze di molti addetti ai lavori che ne avevano ampiamente tessuto le lodi fin dal suo approdo in riva all'Arno in qualità di sostituto ufficiale di un Dusan Vlahovic, foriero sin lì di ben 21 reti.
La ritrovata fiducia del classe '98 si riassume in un numero: 8 gol messi in cascina dalla metà di febbraio ad oggi in tutte le competizioni, superati tra l'altro da un solo attaccante in Serie A il quale risponde al nome di Victor Osimhen, bomber del Napoli dei record che si accinge a festeggiare la vittoria del terzo scudetto. Almeno nelle coppe, Cabral annovera una media di un gol a partita, roba che sino a poco tempo fa non era lontanamente immaginabile.
L'ex Basilea, che si fa apprezzare per la sua serietà professionale ancor più che per la fertilità sotto porta, si è così espresso ieri sera dopo il trionfo contro la Cremonese che porta oltremodo la sua firma (gol e rigore procurato): "Abbiamo una grande squadra e adesso stiamo facendo vedere che è così, che possiamo sognare, che possiamo fare la storia alla Fiorentina". I presupposti sembrano dei migliori, ora gli ultimi sforzi per coronare i sogni di gloria.