50 ORE IN PIÙ
La ripartenza non ha portato le sensazioni sperate in casa Fiorentina: il pareggio interno contro il Brescia, agli occhi di gran parte di tifosi ed addetti ai lavori, ha coperto di nuvole grigie questa seconda, particolare parte di stagione da giocarsi dopo la lunga sosta imposta dal Covid. E dopo la sfida contro le Rondinelle, all'apparenza la più semplice dell'intero blocco, ecco arrivare un capitolo decisamente più impegnativo: la trasferta di Roma, in casa di una Lazio ferita, ma tutt'altro che arresa.
Se sul lato tecnico la differenza attuale tra Lazio e Fiorentina sembra parlare di due realtà separate da un divario che esiste, la squadra allenata da Iachini potrebbe provare a sfruttare l'incertezza atletica di queste prime uscite per aggiungere maggiore incertezza alla partita, magari un tentativo di imporsi con un gioco aggressivo a tutto campo, con un teorico vantaggio di oltre 50 ore di riposo che si registra tra i primi, ed ultimi impegni delle due squadre. Lunedì alle 19.30 infatti scendeva in campo la Fiorentina, a fronte di una Lazio che invece ha giocato solamente mercoledì, ore 21.45, nella peraltro complicata trasferta di Bergamo, risultata fatale per la prima sconfitta bianco-celeste da ventun turni a questa parte. Nel secondo tempo, si è notata una certa stanchezza negli ospiti.
L'aspetto psicologico della Lazio sarà interessante oggetto d'esame, specie per quanto riguarda la reazione dei ragazzi di Inzaghi: sarà furiosa o prevarranno i sentori negativi? Senza l'accompagnamento del pubblico di casa, per la prima volta, come risponderanno i capitolini? Una serie di domande la cui risposta arriverà dal terreno di gioco dell'Olimpico. Iachini è proiettato all'incontro e non è un mistero che abbia intenzione di cambiare poco, probabilmente solo Milenkovic più Lirola e Igor al posto degli squalificati Caceres e Chiesa con passaggio al 3-5-2. Di base, giocando cinque giorni dopo il Brescia, la stanchezza ancora non dovrebbe essere un problema. Almeno per la Fiorentina.