GAMBERINI, Montolivo è un giocatore unico
Queste le parole di Alessandro Gamberini in sala stampa. "Mi piace lavorare, pensando poco ai paragoni. Mi piace essermi ritagliato uno spazio in questo progetto, essere cresciuto, aver tirato fuori le potenzialità che avevo e che non riuscivo ad esprimre. Quello che mi gratifica è l'affetto che la città mi dimostra tutti i giorni, quando vado a comprare il giornale mi fanno i complimenti, migratifica molto".
Sulle condizioni fisiche. "Sto bene, è un problemino al ginocchio, di sovraccarico, con lo staff medico abbiamo deciso di evitare oggi il lavoro in campo per lavorare a parte, vedremo domani".
Sul campionato. "Stiamo lavorando tanto in vista del campionato, il fatto di giocare ogni 3 giorni dall'inizio dell'anno ad oggi ci ha impedito di lavorare in questi mesi. E' un ritiro dove dobbiamo buttare benzina dentro le gambe, domenica non avremo la brillantezza dell'ultima partita ma è un lavoro che ci permetterà di arrivare sino alla fine".
Sulla difesa viola. "Non credo che sia sottovalutata, viene giustamente sottolineata l'importanza dei grandi come Mutu, Gilardino e Montolivo, i nostri meriti passano in secondo piano ed è normale, ma credo che il merito dei nostri risultati sia merito del reparto intero e non dei singoli. Ogni giocatore, nel corso di questi ultimi anni ha dimostrato una crescita enorme, da Per e Dainelli, da Pasqual a Vargas, sino a Comotto che ha raccolto un'eredità molto pesante".
Su Frey. "E' una sicurezza, dietro di me ho uno dei portieri più forti d'Europa".
Su Da Costa. "Potenzialmente è un grande giocatore, mi dispiacerebbe perderlo come chiunque. Non vorrei parlare di mercato, la decisione spetta a loro, se uno non ha motivazioni è giusto che comunque abbia la possibilità di cambiare ambiente".
Su Vargas. "Dal primo giorno abbiamo visto le sue qualità, si è inserito ed ha avuto bisogno di tempo, è in crescita costante e sarà un elemento fondamentale".
Sulla Nazionale. "Sono tre anni che mi dicono che il futuro sarà mio... Vediamo, Cannavaro è fondamentale per la Nazionale, è un leader, difficilmente potrà fare a meno di lui. Io cerco di rimanere in quel gruppo il più possibile, quando avrò una possibilità di giocarmela al meglio, magari arriverà un giovane ancora più forte".
Sulla spalla. "Sta bene, era un infortunio serio ma siamo riusciti con lo staff a risolverlo in pochissimo tempo, 14 giorni per un infortunio di quell'entità sono veramente pochi, il rischio di una ricaduta è minimo".
Champions obiettivo primario? "Il quarto posto è un obiettivo, ma noi cercheremo di puntare a tutti e due. Abbiamo fatto quest'esperienza nuova in Champions, per quasi tutti, anche se comunque siamo usciti al girone, ci è servita tanto e abbiamo capito che il confronto con le big, sul campo, possiamo reggerlo e questo ci ha dato fiducia, la voglia di ritrovarci c'è".
Uomini decisivi? "Mi viene difficile pensare a chi sarà determinante, la Fiorentina deve fare affidamento su tutti quanti, da Seba in porta, a Gilardino e Mutu davanti, al periodo straordinario di Montolivo, ma non voglio dimenticare nessuno, anche lo stesso Kroldrup è stato determinante, non mi piace parlare dei singoli".
Su Montolivo. "Sono d'accordo con Prandelli, è un giocatore come ce ne sono pochi in Italia. Lui o lo amano o lo criticano continuamente, per le caratteristiche che ha ce ne sono pochi in Italia ed Europa, è un centrocampista completo, cresciuto fisicamente e tatticamente, sta assumendo un ruolo importante non solo più in attacco ma anche in difesa, ha una tecnica e una classe che ce le hanno in pochi, sono d'accordo con Prandelli".