CORTINA, Primo bilancio a chiusura ritiro

30.07.2011 09:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
CORTINA, Primo bilancio a chiusura ritiro
© foto di Firenzeviola.it

Beffardo, il sole ha salutato la squadra in partenza per Sappada dove, dopo il Torino, è arrivato il triplice fischio per la prima fase di preparazione della squadra viola. Due settimane sotto la cima del Pomagagnon, il roccione che ormai da tre anni osserva gli allenamenti della Fiorentina al “De Rigo”. Quattordici giorni di 4-3-3, con Mihajlovic che ha necessariamente dovuto lavorare su una squadra, a tutt’oggi, virtuale.

Quasi una slavina di problemi per il tecnico serbo, nemmeno che la pioggia che ha accompagnato ogni giornata di ritiro avesse impedito a Sinisa di sentire la terra sotto i piedi. Frey in direzione Genoa che, fra una punizione e l’altra del tecnico, si ritrova in allenamento solitario con il giovane Lezzerini mentre Boruc e Neto si giocano la maglia da titolare. Montolivo in attesa di chiamate da Milano, Cerci il cui passaggio al City resta congelato, Marchionni (o Gilardino) che probabilmente si domanda che annata sarà. E, su tutti, l’affare Aquilani che avrebbe dovuto rianimare un po’ tutti e che, invece, adesso sembra l’ennesimo nome sfumato all’ultimo secondo.

Forse, a pensarci bene, per la serenità di tutta la Fiorentina, sarebbe stato meglio farsi un’altra settimana sulle Dolomiti che non presentarsi a San Piero a Sieve dove, con grande probabilità, il clima sarà bollente e non per le temperature mugellane. Ma, di fatto, questa è la realtà odierna della Fiorentina, e provare ad ignorarla ha poco senso.

Serve, allora, rispondere sul campo, il prima possibile. Con o senza centrocampista offensivo, con o senza le certezze di un mercato ancora tutto da scoprire. La nuova stagione è davvero dietro  l’angolo e l’avvio, per un motivo o per un altro, non è stato di certo dei migliori. A voler cercare in tutti modi gli aspetti positivi, l’unica chance è quella di pensare che, da lunedì in poi, la situazione può soltanto migliorare.