VIOLA, Lo strano caso di El Hamdaoui e Iakovenko

03.09.2014 23:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: TWM
VIOLA, Lo strano caso di El Hamdaoui e Iakovenko
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

C'è la polvere, sulla linea speciale di casa Fiorentina. Niente, il telefono non squilla e il direttore sportivo sbadiglia. Controlla la presa, magari è attaccata male. Chiama il servizio clienti, sia mai che ci son problemi e che le tante telefonate non possano arrivare a destinazione. Macchè. Prova a farsi pure squillare il cellulare, e suona che è una meraviglia, come ha fatto per tutta l'estate, tra innesti ed uscite. Quella linea telefonica speciale, però, è riposta oramai in un angolo. Coperta di polvere. E' il ricevitore oramai vintage dedicato al futuro di Mounir El Hamdaoui e Oleksandar Iakovenko. "Driiin". Suona, il dirigente sorride e risponde. Macché, hanno sbagliato numero.

Qualche timido trillo, in verità, è arrivato. Più chiacchierate da altri direttori sportivi in cerca d'occasioni, ma non certo a peso d'oro. Perché El Hamdaoui, un tempo fromboliere ed oggi tribunaro di lusso, guadagna quasi un milione all'anno. Yakovenko, che frettolosamente è stato ribattezzato 'il nuovo ucraino che farà impazzire l'Italia dopo Shevchenko', ha pure lui uno stipendio niente male. La scorsa stagione ci han provato, insieme, a Malaga. Ma il loro amore non è nato neppure lì. Sicché, a grandi mercati finiti, a dirigenti oramai rilassati ed in questi casi sconsolati, non restano che prefissi esotici da attendere. Russia, Romania, magari Emirati o latitudini lontane. Per Mounir e Oleksandar, gli invendibili del mercato Fiorentina. Mica incedibili, eh. Solo che quel telefono, continua a collezionare polvere, altro che squilli.