MUTU, per lui i cartellini sono un problema
Un problema di non poca rilevanza in casa gigliata, passato in secondo piano ma che si farà sempre più insistente nelle prossime giornate. Adrian Mutu, dopo quella comminatagli nella sfida contro la Roma, ha collezionato la sua undicesima ammonizione del campionato. Il regolamento della FIGC parla chiaro: "Secondo il regolamento si viene squalificati alla quarta ammonizione, all'ottava, all'undicesima e alla tredicesima. Oltre questa soglia ogni cartellino giallo equivale ad una giornata di stop". Tradotto, significa che il rumeno alla prossima ammonizione ricevuta entrerà in diffida ed alla successiva sarà squalificato. Questa, nel caso Mutu raggiungesse questo "traguardo", sarebbe la tredicesima. Da lì in poi, al rientro dalla squalifica, Mutu giocherebbe ogni partita da diffidato ed ogni cartellino giallo significherebbe dover saltare una partita per squalifica.
Un grande handicap psicologico dunque per il rumeno che, vuoi per troppa irruenza, vuoi per qualche disattenzione di troppo, vuoi perché a volte non sa tenere a freno la lingua, giocherà il prosieguo del campionato con in testa il pallino fisso del cartellino giallo. Una bella gatta da pelare, in primis per lui ma anche per la Fiorentina, che ha nel suo numero dieci un giocatore fondamentale per i propri automatismi di gioco.
Le difese avversarie potranno sfruttare a loro favore la situazione, cercando di far incorrere Mutu in tranelli e provocazioni e, a riguardo, Firenzeviola.it ha contattato uno dei difensori più arcigni e duri degli ultimi decenni, Pasquale Bruno che, da vero "intenditore" di cartellini, consiglia al rumeno di non dare troppo peso alla situazione.
Come ci si sente con il peso della diffida, e quindi della squalifica imminente, quando si è sul rettangolo di gioco?
Ti frena un po', almeno all'inizio, poi la partita te lo fa dimenticare. Quando una gara è importante, carica di agonismo, non ci si pensa. Quando sbagli ti squalificano, è ovvio che cerchi di metterci attenzione, ma l'agonismo te lo fa dimenticare.
Qualche consiglio da dare a Mutu su come gestire la situazione?
Non deve farsi influenzare da questo fatto. E' un attaccante poi, non un difensore che per natura è portato a fare fallo. Per gli attaccanti questi rischi diminuiscono. Deve solo stare attento a buttarsi ed alle reazioni, cosa che agli attaccanti piace fare.