LO MONACO, Viola manca un regista. E vai sul Papu
Consigliere federale e dirigente sportivo, Pietro Lo Monaco oggi ha parlato di questioni inerenti al calciomercato e alla Fiorentina: "Sarà un mercato - ha detto Lo Monaco - dove soldi ne gireranno pochini. La congiuntura particolare sta portando pochi soldi nelle casse delle società e bisogna fare di necessità virtù, cercando con le idee di mettere a posto le crepe presenti nell'organico. Mi aspetto sicuramente pochissima circolazione di denaro, tanti scambi e tante operazioni dettate dallo scarico inteso come 'alleggerire i costi delle buste paga'. Basti pensare al prestito gratuito dell'Inter per Nainggolan al Cagliari. Gli stipendi dei calciatori sono sempre pesanti".
Sarà il mercato delle punte?
"Sì, la questione attaccanti animerà il mercato ma sempre con pochissima circolazione di denaro. Oggi chi ha un attaccante anche fermo da mesi lo può piazzare perché le squadre pensano che con una punta si risolvano tutti i problemi. E così spesso non è. Faccio un esempio: la Fiorentina ha una rosa importante ma la questione attaccante c'entra poco o nulla. Si ritrova a lottare per togliersi dalla zona calda e chiaramente non è facile perché la rosa non è adeguata alla lotta per la salvezza. I problemi aumentano, così come la tensione e la pressione. E i calciatori non riescono a rendere secondo le loro qualità".
Cosa manca dunque?
"Alla Fiorentina manca un giocatore nel ruolo di regia. Amrabat è stato adattato, ma manca qualcuno che dia geometrie. Non sarà l'attaccante a risolvere i problemi. La Fiorentina ha fatto una scelta con Vlahovic, ora deve trovare una soluzione che possa essere di rendimento ma non levi spazio al ragazzo. Bocciature in questo momento potrebbero significare bloccare la carriera di un attaccante che potrebbe averla importante".
Caicedo?
"Assolutamente sì, è un'opzione interessante. Con la Lazio ha dimostrato di poter giocare spesso in coppia con Immobile. Io ricordo quando vendetti Vargas alla Fiorentina con un'operazione particolare: prima per vendere a certe cifre dovevi inventarti chissà che cosa. Oggi un mezzo giocatore vale 20-25 milioni, ci sta che chi mangia fa mollica, come si dice dalle mie parti. Non bisogna pensare al costo in sé, ma anche alla gestione contrattuale generale e al peso fiscale dei contratti. Nainggolan costava all'Inter 8 milioni lordi all'anno, per dire. Le operazioni vanno fatte tenendo presente le possibilità economiche della società e calcolando tutto".
Gomez?
"Quando si fa una squadra si considera anche il tecnico che hai. Per Prandelli un giocatore come il Papu Gomez sarebbe perfetto. E sarebbe un'operazione che va tentata: ritengo che Gomez sia un giocatore che dall'Atalanta andrà via, non è un episodio e conosco l'allenatore. La frattura difficilmente si potrà sanare ed è diventato un'occasione. Lui vuole restare in Italia, ha aperto delle attività a Bergamo. La Fiorentina da un punto di vista del blasone può garantirgli comunque visibilità, magari con un contratto che possa premiare quei due-tre anni ad alti livelli che restano al Papu. Ma oltre a questa di operazioni ce ne sono tante. La struttura manageriale della Fiorentina è nella condizione di individuarle".
La sua opinione su Commisso?
"Ho un giudizio positivo nel momento in cui la società ha la possibilità di solvibilità. E Commisso quella ce l'ha. Dovranno lavorare un po' su se stessi, non possono pensare trapiantati in un ambiente nuovo e così difficile facciano tutti loro. Si devono circondare di professionisti e che quei professionisti abbiano il giusto spazio. Altrimenti non è facile".
La questione Decreto Crescita?
"Ora c'è una nuova ordinanza che blocca tutto e che manderà le società in grande difficoltà. Dover pagare tutto in una volta, soprattutto in un momento così, complica ulteriormente le cose. Il Governo deve muovere il sederino e venire incontro alle esigenze del nostro calcio, per dare la spinta giusta ad un'attività che praticamente non si è mai fermata e che è fondamentale per il paese".