JORGIHNO, Italia somiglia al mio Chelsea. Il leader...

13.06.2021 16:40 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
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(ANSA) - FIRENZE, 13 GIU - ''Dopo aver vinto la Champions porto qui ancora più fame di vincere, è stato bello e vorrei rivivere quelle emozioni con la Nazionale. Questo gruppo somiglia a quello del Chelsea, è fantastico, tutti dai più esperti ai più giovani hanno voglia di fare qualcosa di importante''. Così Jorginho dal ritiro azzurro di Coverciano.''Se c'è troppa euforia? - dice ancora l'italo-brasiliano - Vincere è bello e dobbiamo gioirne, i festeggiamenti dopo il successo sulla Turchia non mi sono parsi eccessivi. L'Europeo è una competizione difficile e ne siamo consapevoli, questa Italia non perderà mai l'umiltà e la fame di vincere. Lavoriamo tanto per arrivare al successo e quando lo otteniamo è giusto festeggiare ben sapendo che il prossimo ostacolo sarà più difficile e quelli dopo ancora di più''. Intanto si sta avvicinando il rientro di Marco Verratti, compagno di reparto di Jorginho: ''Marco può darci tantissimo a livello di qualità e personalità - sottolinea -. Speriamo e non vediamo l'ora di riaverlo perché può aiutarci davvero molto". 

SULL'ESSERE CONSIDERATO LEADER - A chi mi considera leader dell'Italia dico che di questo gruppo fanno parte tanti grandi giocatori con tanta personalità. Io sono un ragazzo e un calciatore che cerca di aiutare tutti ma tutti qui possono dare un grande aiuto e aggiungere qualcosa alla squadra, Chiellini, Bonucci, Insigne, Verratti, Immobile, Donnarumma...''.-  E' quanto ha dichiarato ancora Jorginho - .''Chi scende in campo sa di rappresentare sempre il Paese. In questa Nazionale - ha evidenziato il centrocampista di origini brasiliane - abbiamo tanti ragazzi di qualità''. Fra questi a suo dire Nicolò Barella per il quale ha scomodato un importante paragone con un compagno del Chelsea: ''Se assomiglia a Kanté? Per caratteristiche sì: hanno entrambi potenza fisica, corrono per tutti e per 120', sanno coprire il campo. Ammetto che lì nel mezzo mi aiutano tanto nel recuperare palloni. Credo che davvero Nicolò somigli molto a Kanté''. (

SU ERIKSEN -  ''Il caso Eriksen e il gesto di Kjaer? Noi calciatori siamo al centro dello spettacolo ma il calcio va oltre, non si limita a quel che accade in campo: penso alla passione dei tifosi e a chi lavora tanto dietro le quinte per aiutarci. Quanto accaduto ieri è stato veramente toccante, forte, l'ho sentito molto: in quel momento ho pensato ai compagni di Eriksen, ai tifosi, a sua moglie che stava lì. A nome di tutti noi faccio un grosso in bocca al lupo a Christian e alla sua famiglia. Gli dico di essere forte''.