EX ALL. KAYODE, Macché Arsenal, resti viola. Gli dico...
Carlo Caramelli, allenatore di Kayode assieme ad Antonio Soda quando il terzino militava tra le fila del Gozzano, ha parlato a Sportitalia.com raccontando: "Quando arrivò al Gozzano, Kayode si distingueva già per la sua semplicità e fisicità. Arrivare in Serie A è sempre molto difficile, ancora di più mettersi in luce, specie quando hai davanti un giocatore come Dodò. Sono tifoso della Fiorentina, quando l’ho visto titolare a Genova alla prima di campionato mi è sobbalzato il cuore. Vero che già da un po' si stava allenando con la prima squadra, ma un esordio così, contro ogni pronostico, poteva essere rischioso. Invece Italiano è stato bravissimo nel gestirlo, come sta facendo anche adesso. Allo stesso modo, anche Mike (Kayode, ndr) sta sfruttando al meglio questo momento".
C'erano dei club che lo seguivano con particolare attenzione?
"Come ho detto, gli scout che lo seguivano erano diversi. Ricordo però che Empoli e Parma erano interessate. Mike aveva iniziato nella Juventus, ma poi non era stato riconfermato e poco dopo venne da noi".
Il presente si chiama Fiorentina. Cosa piace a Kayode del mondo viola?
"Tutta la grande passione che si respira e che c’è dietro la squadra, compresa anche la polemica, cosa molto frequente a Firenze. Da tifosissimo della viola, gli ho detto che deve vivere questa esperienza in tranquillità perché gioca in una piazza che è capace di osannarti un giorno e di criticarti durissimamente quello successivo".
Chiusura sull'interesse dell'Arsenal.
"Sì, l'ho sentita anche io. Infatti ho sentito Ritorni e gli ho detto scherzando: "Ma quale Arsenal? Mike deve restare alla Fiorentina". So anche che un anno fa si erano mossi dei club tedeschi. Sono tutti importanti attestati di stima, ma ora Mike deve rimanere concentrato sulla Fiorentina e fare un passo alla volta. Spero tanto che continui a migliorare mantenendo però la sua naturalezza".