DI MARZIO, Vidal poteva essere viola. Tonali e Milik...
L'esperto di mercato Gianluca Di Marzio, volto di punta del settore per Sky Sport, è intervenuto in diretta nel corso di Stadio Aperto, trasmissione in onda su TMW Radio e condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L'intervista inizia dal suo nuovo libro, Grand Hotel Calciomercato e dalla sua origine: "Il lockdown mi ha dato tempo per scriverlo, e spero sinceramente che non ce ne sia un altro, di avere tempo libero più avanti. Le persone che ho contattato per farmi raccontare qualcosa, e ne abbiamo tanti di contatti, avessi dovuto vederli di persona, ci avrei messo 2-3 anni a scrivere il libro, ma da marzo scorso in poi c'è stato più tempo. La cosa che mi fa più piacere è che la prima versione estera sarà in giapponese".
Cellino?
Cellino del Brescia se vede il 17 nella tua data di nascita, oppure se quel numero arriva alla somma di 17. Idem per la maglia viola: chissà che Tonali non sia andato alla Fiorentina proprio perché hanno la divisa di quel colore...".
A proposito di Fiorentina, com'è che saltò l'affare Vidal?
"Nelle società ci sono meccanismi a volte paradossali, e in quel caso la Fiorentina aveva raggiunto un accordo con Vidal. Era atteso la domenica mattina con il suo procuratore, poi il sabato si giocò un Lazio-Fiorentina che i viola vinsero grazie a Pazzini. In quella partita Prandelli passò al 4-2-3-1, e in tarda serata l'allenatore ha parlato con Corvino, dicendogli che forse Vidal a quel punto non sarebbe più servito. Corvino è sbiancato, non riesce ad avvisarli: la domenica mattina Vidal e l'agente si presentarono a casa sua, e Pantaleo fu molto sincero nel dirgli che avrebbe rischiato di giocare poco, e la cosa saltò. Il particolare è che ai tempi del Bayern poi il cileno gli mandò una maglietta con su la scritta "A quel coglione di ds che non mi prese", anche se poi non è che c'entrasse molto".
Dove andrà Milik?
"Vuole cercare squadra a gennaio. Un altro magari aspetterebbe un mese in più per andarsene poi a zero, ma non vuole stare ancora fermo. Credo che non avrà problemi: da oggi a gennaio si faranno male degli attaccanti e spunteranno fuori soluzioni impreviste. Non saprei dove, ma credo proprio che si piazzerà quasi in automatico. La cosa positiva per il Napoli è che il giocatore abbia metabolizzato l'addio a gennaio".