DAINELLI, Il gruppo è fondamentale. Sottil...

Nel corso della puntata de La Giovane Italia dedicata a Riccardo Sottil, in onda su Sky Sport Serie A, ha parlato anche il dirigente viola, Dario Dainelli. Queste le sue dichiarazioni: "A volte nel calcio di adesso si è tutto evoluto ed è giusto che lo sia, è corretto che non si facciano paragoni perché ora più si va in là e più i calciatori sono atleti, come Riccardo (Sottil, ndr), hanno qualità fisiche straripanti, muscolari e sono più atleti a tutto tondo. Bisogna però partire da una base anche del morale ovvero di metterci tutto noi stessi per cercare di arrivare al massimo del risultato perché poi la differenza la fanno le piccole cose e la voglia di arrivare, di migliorarsi quotidianamente... Sono termini che fanno venir fuori un po' tutto questo".
Su Sottil: "Vedo come Riccardo si rapporta con tutti i ragazzi, il modo di scherzare, di ridere, di stare in gruppo... Quello lì è quello che attualmente, io ho smesso appena da qualche mese di giocare, che manca e che deve capire e sa, perché se si comporta così vuol dire che lo sa. È anche il bello del calcio perché lo stare in gruppo è fondamentale. Ci sono sempre e ci saranno sempre dei momenti brutti che attraverserà, li supererà solo se avrà l'appoggio del gruppo. Quindi tutto quello che dà al gruppo poi il gruppo glielo rende".
Sulla reazione avuta da Sottil con il Cittadella: "Gli dissi che aveva fatto una cazzata (ride, ndr). Aveva tutte le ragioni tecniche del mondo, ma in quel modo lì sarebbe passato dalla parte del torto e invece era una scelta che giustamente il mister è nella situazione di dover prendere. Sicuramente non l'aveva fatto per un demerito perché comunque stava andando bene, ma lo aveva fatto per un equilibrio di squadra. Lui poteva tranquillamente arrabbiarsi o essere incavolato però passare, salutare il mister e andare dentro per rispetto degli altri e perché gli altri sicuramente, anche se non sembra, apprezzano ed il gruppo vede un po' tutto. Per un ragazzo umanamente come lui e con quelle potenzialità non si merita che venga detto 'è bravo ma...'. Bisogna che venga tolto quel 'ma' e per farlo, sembra semplice, ma bisogna lavorare tanto. Ho detto solo quella che era la mia spiegazione ed il mio consiglio".
Sul progetto: "Ci sono ragazzi giovani e di crescita e fa piacere ed è stimolante perché i ragazzi giovani hanno voglia, hanno entusiasmo ed hanno tutto da apprendere: sono delle spugne da questo punto di vista e quindi è più facile e più stimolante poterli trasferire i tuoi errori ed i tuoi consigli affinché abbiano una carriera importante e possano aiutare la squadra".
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