ANTOGNONI, In troppi vogliono Tonali. Franchi...
Giancarlo Antognoni, club manager della Fiorentina e storico numero 10 viola ha parlato a Zona Mista su RTV 38. Questo ciò che ha detto, cominciando con un po' di amarcord: "Almeno uno scudetto a Firenze volevo vincerlo, ma sfortunatamente non ci siamo riusciti. Nell'81-'82 ho avuto anche diversi infortuni, una situazione di alti e bassi incredibile".
Come state ad una settimana esatta dal ritorno in campo?
"La Fiorentina ha subito molto il Coronavirus, ma tutto è stato risolto nel modo migliore. Oggi non ci sono più questi problemi e ci ripresentiamo in una buona condizione. Guardando gli allenamenti, le partitelle, la squadra è in buone condizioni anche se non ottimali perché non ci sono partite nelle gambe. Ci presentiamo, sotto l'aspetto Fiorentina, in un buon modo. Tre mesi di stop è una cosa inusuale che non è mai successa da quando è nato il calcio...".
Che indicazione hanno dato le due semifinali di Coppa Italia?
"Un'amichevole di lusso anche se si tratta di una competizione importante. La cosa più negativa è l'assenza del pubblico come successo a Udine”.
Cosa deve fare la Fiorentina?
“In casa dobbiamo ottenere più punti possibili per arrivare ad una classifica tranquilla, le squadre dietro la Fiorentina hanno una gara da recuperare. Chi ha una rosa competitiva potrà sfruttare al massimo la nuova regola dei 5 cambi. Per questo vedo ancora favorita la Juventus per la vittoria del campionato. I 5 cambi sono giusti da un punto di vista fisico ma un allenatore avrà dei problemi perché un conto è ragionare su tre cambi e un conto su cinque per cambiare la squadra”.
Come sta Ribery?
“Ogni tanto quando va a contrasto con un compagno un po’ sente ancora dolore alla caviglia. Ovviamente cerca di evitare i contrasti, sappiamo che non è più un ragazzino, anche i compagni provano a fare attenzione. Sicuramente deciderà Iachini se farlo giocare o meno, ma tutti i giocatori sono in buone condizioni”.
La posizione in campo di Ribery e l’idea trequartista?
“Iachini ha sempre giocato col 3-5-2 a Firenze ma si adegua ad altre situazioni, nelle ultime settime ha provato anche il 4-3-1-2 o il 4-4-2. Castrovilli trequartista? Io lo vedo più mediano a tutto campo ma spesso arriva davanti alla porta, vediamo: lui è un numero 8 ma si meriterebbe la numero 10 (ride, ndr).
L'impiego di Sottil?
"Nella rosa ci sta bene, quando entra a gara in corso è devastante. Fa più fatica quando deve iniziare dal 1'".
La maturazione di Vlahovic?
"E' un giovane maturo perché da solo è in grado di supportare un'intera difesa, specie i due centrali: quando avrà 24 anni avrà una maturazione maggiore".
Cutrone?
"E' un attaccante che si muove molto, tutti non possono giocare ma i suoi 10-12 in un campionato giocando tutte le partite li può fare. Io lo conosco fin da quando militava nelle nazionali giovanile. E' un giocatore affidabile anche se per ora ha giocato poco. Ha avuto un'esperienza in Inghilterra non troppo positiva".
Chiesa e Iachini?
"Sta molto bene, è motivato. Era partito male quest'anno come tutti poi con l'avvento di Iachini che lo ha "lisciato" un po' ha fatto dei progressi. Montella con lui ha fatto comunque un buon lavoro, anche se a Natale la classifica era pesante. Iachini è arrivato in un momento in cui la Fiorentina prendeva gol da tutte le parti, si è messo sotto e ha lavorato sulla fase difensiva e le cose sono migliorate. Il mister fa il suo lavoro in modo gioioso, era sempre stato il suo sogno allenare la Fiorentina; ce la sta mettendo tutta sotto il profilo etico".
Commisso?
"E’ un uomo di vecchia generazione, un presidente un po’ anomalo. Ti dà la possibilità di lavorare nel modo giusto. Ha portato entusiasmo a Firenze, entusiasmo che i Della Valle erano riusciti a portare all’inizio ma dopo tanti era andato perduto. Quando giocavo io ogni 10 anni si cambiava presidente, è normale. Commisso è un presidente che ti lascia libertà. Si vede purtroppo poco, ma quando c’è ha una presenza incisiva. Ci sono tutti i presupposti per far bene".
Il mio ruolo?
"Collaboro con Pradè e Barone, ma collaboro anche coi giocatori perché praticamente viviamo insieme a loro. Faccio le parti della società quando non c’è, poi ho un rapporto ottimale con Pradè".
Balotelli?
"Brescia era la sua ultima chance. L’anno scorso la Fiorentina ha fatto un pensierino su di lui, si pensava che in un ambiente nuovo con una nuova presidenza si sarebbe trovato forse meglio che a Brescia. Però alla fine ha pagato il suo carattere e il suo modo di fare. Si è un po’ bruciato da solo".
Tonali?
"Quando arrivano altre squadre più importanti della Fiorentina è difficile poter competere. Lo volevamo, chiaramente uno cerca di prendere i migliori. Però con questa concorrenza è difficile, ci sono squadra che fanno la Champions che lo cercando. Anche se secondo me per un giocatore come Tonali forse la Fiorentina sarebbe un passaggio più giusto".
Franchi?
"Io sono legato al Franchi come tutti, però adesso bisogna farne uno nuovo. Con uno stadio nuovo hai più entrate e quindi più possibilità di investire. Se si riuscisse a ristrutturare il Franchi nel modo in cui vuole la proprietà sarebbe un conto; però sappiamo quali vincoli ci sono, quindi è una cosa quasi improponibile".