ANGELOZZI, Senza poter scegliere il tecnico, lascerei
Guido Angelozzi, direttore dell’area tecnica del Frosinone ed ex dirigente del Sassuolo (che tra l'altro portò Pol Lirola in neroverde), ha parlato dei temi più caldi in casa Fiorentina: “Per me la ripartenza del calcio sarà molto difficile per tutti i problemi economici che si sono presentati e si presenteranno, non so quante società potranno attuare quello che pensano. La Fiorentina credo che cambierà allenatore, vista la situazione particolare”.
Quali esempi deve seguire la Fiorentina?
“I viola devono tornare al passato. Quando c’è stato Corvino, che non è stato capito granché, la squadra è stata nelle coppe europee e il metodo di lavoro è stato positivo. La nuova proprietà americana ha una mentalità diversa e non so se sa capire che il calcio italiano, che è particolare. Il Sassuolo e l’Atalanta sono esempi di società che stanno facendo bene e, se la Fiorentina vuole, può fare bene”.
Giusto condividere la scelta dell’allenatore?
“Io ho sempre scelto il tecnico, prendendomi le mie responsabilità come è giusto. L’allenatore è l’elemento principale di un progetto, se lo sbagli è un problema. Se non me lo facessero scegliere, me ne andrei. Perché vorrebbe dire non credere a ciò che vuoi fare. Sono poi dei rischi che certe proprietà si accollano, io ho sempre avuto dirigenze che mi hanno fatto scegliere”.
Lei consiglierebbe un profilo come Gattuso o più un De Zerbi?
“Sono entrambi degli ottimi allenatori, li conosco tutti e due. Gattuso ha personalità e storia, è un allenatore top. De Zerbi ha qualche anno in più di esperienza, è emergente e con buone metrologie. Ha dimostrato di essere bravo. Io da direttore devo essere convinto da direttore e cercare di portare avanti la mia scelta. Poi Firenze è una piazza importante e difficile ma l’allenatore giusto sa sopportare certe pressioni”.
Duncan e Lirola, acquistati dal Sassuolo, non erano in linea con le idee dell’allenatore o avvertivano troppe pressioni?
“Se un calciatore sente la pressione è meglio se cambia lavoro... Lirola ha un gran potenziale ma è caratterialmente un po’ chiuso e non ha trovato la continuità e i requisiti giusti. Da Duncan invece mi aspettavo di più, poi ha avuto pure qualche problema fisico. Ma vi dico che De Zerbi si è incavolato con la società quando il Sassuolo l’ha venduto. Stranamente ora non sta facendo bene neanche a Cagliari”.
Come intavolare una trattativa di rinnovo per un giovane talento come Vlahovic?
“Due sono le strade: o lo vendi, ma devi già trovare un sostituto, o sennò lo accontenti. È dura che lui accetti un contratto più basso, al momento è uno dei migliori attaccanti del mondo. La Fiorentina ci doveva pensare prima a rinnovargli il contratto. Vlahovic è un altro regalo di Corvino, dicevano che era stato un pazzo a spendere certi soldi per lui mentre ora vale 50 milioni... Speriamo che la Fiorentina faccia di tutto per tenerlo, sennò a giugno sono rovinati, devono venderlo”.