OCCHI PUNTATI SU...Luca Toni
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quei giorni di giugno quando Luca Toni doveva fare la famosa “chiacchierata” con il suo presidente, vera e propria anticamera di un addio dato da tutti per sicuro. Da tutti, meno che dai tifosi viola e dai Della Valle i quali, restando fermi sulle loro posizioni e forti di un contratto con scadenza 2009, tennero il bomber a Firenze.
Secondo molti l’addio è stato solamente rimandato di un anno. 365 giorni per salvare
Vi spieghiamo perché: l’anno del dopo mondiale è sempre critico un po’ per tutti, a maggior ragione se c’è stato un grosso dispendio d’energie psico-fisiche. Il rischio concreto è un rilassamento nervoso che nella maggior parte dei casi pregiudica il rendimento in campionato. Toni ha poi sofferto (e soffre tuttora) della metatarsalgia che specialmente nei mesi finali del 2006 ne hanno limitato sensibilmente il rendimento costringendolo a giocare spesso in condizioni menomate. Terzo fattore di rischio, le condizioni generali dell’ambiente viola con la forte penalizzazione da smaltire ed un nervosismo latente per un inizio stentato che vide addirittura tre sconfitte nelle prima quattro partite di campionato.
Anche ieri contro il Torino, Luca si è caricato la squadra sulle spalle e con una doppietta in due minuti ha ribaltato il risultato. Certo, le streghe sono sempre lì ed hanno le sembianze di Juventus, Inter, Barcellona, Real Madrid... Della Valle giorni fa non lo dichiarò incedibile e lo stesso Deschamp disse pubblicamente di volere Toni in bianconero l’anno prossimo. Noi siamo sicuri che fino alla fine del campionato, il bomber, che comunque in testa ha sempre quella famosa “chiacchierata”, sputerà il sangue per
I tifosi viola possono dormire sonni tranquilli.