AMARCORD, "Tutti in piedi per applaudire Manuel Rui Costa"
Stagione 93-94, il calendario mette di fronte alla prima giornata Palermo e Fiorentina. Si narra che qualche sportivo poco attento, si rallegrò nel vedere finalmente la squadra siciliana di nuovo in serie A e potersi così misurare con le grandi del campionato come, ad esempio, la Fiorentina. La realtà, ahimè, era ben diversa: i viola, infatti, dopo 55 anni di onorata militanza nella massima serie erano sprofondati negli inferi della serie B, e le parti si erano dunque invertite. Nonostante questo, quel giorno alla Favorita c’erano 40.000 spettatori e tutto sembrò meno che una partita fra nobili decadute.
Fiorentina straripante, che aveva mantenuto i suoi pezzi pregiati, da Batistuta a Effenberg, a Baiano con due giovani promesse come Toldo e Robbiati. Sarà proprio Spadino Robbiati a decidere la partita con una fantastica doppietta per il 3-0 finale inaugurato dal gol di Banchelli. Ma il protagonista principale fu il pubblico di Palermo che a fine partita si produsse in un interminabile applauso per magnificare la supremazia viola e rendere cosi omaggio ai vincitori.
Non rimase un episodio isolato poiché nel dicembre 95’ per i quarti di coppa Italia, tutto lo stadio siciliano, ribattezzato Renzo Barbera, si alzò ad applaudire la prodezza di Manuel Rui Costa che dopo uno slalom ubriacante realizzò la seconda rete della serata, regalando così la qualificazione in semifinale alla Fiorentina futura vincitrice di quella competizione. In una settimana particolare ci è sembrato giusto ricordare la sportività e la civiltà del pubblico palermitano, sperando che, oggi come allora, squadra e tecnico rosanero sappiano fare altrettanto.