"AMARCORD", Quel maledetto quarto d'ora del 16 maggio 1982
“Prendila così, non possiamo farne un dramma”. Facciamo nostro l’incipit di un celeberrimo capolavoro di Lucio Battisti, che ci accompagnerà in questo amarcord che introduce la sfida tra Cagliari e Fiorentina. La delusione fra i tifosi è ancora viva per l'eliminazione in coppa Uefa e non sarà facile dimenticare i due rigori gettati al vento da Liverani e Bobo Vieri. Da Battisti a De Gregori il passo è breve e la celeberrima “Leva Calcistica” del cantautore romano ammonisce di “Non aver paura di sbagliare un calcio di rigore” e che “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”. Fabio e Christian però a fine stagione se ne andranno e la loro ultima immagine, quella che ha spezzato un sogno a lungo accarezzato resterà indelebile nella memoria del popolo viola.
L’imperativo è voltare pagina ed il Cagliari è storicamente avversario ostico per i gigliati. Nel capoluogo sardo, infatti, i precedenti ci raccontano di due sole vittorie a fronte di ben 12 sconfitte. Fortunatamente l’anno scorso ci pensò Luca Toni a sfatare un tabù che resisteva da 41 anni. Il 19 settembre del 65’, infatti, un certo Nuti con un gol all’89’ siglò la prima vittoria in terra sarda nell’allora stadio dell’Amsicora. Il 20 dicembre 2006 una doppietta del bomber mondiale consegnò i tre punti ai viola, contribuendo alla miracolosa rincorsa dello scorso campionato. In mezzo 25 confronti e 12 sconfitte, alcune delle quali clamorose come il 4-0 del 92’ piuttosto che il 4-1 del 97’, nell’ultima stagione di Ranieri sulla panchina viola. E 13 sono stati i pareggi con quello amarissimo del 16 maggio 82’ quando ad un quarto d’ora dalla fine sull’asse Catanzaro Cagliari si materializzò l’ennesima beffa per i tifosi viola, quel terzo scudetto che manca in riva all’Arno da quasi 40 anni.
Abbiamo detto di Luca Toni, e il parallelo con Pazzini nasce spontaneo. E’ probabilmente il momento più difficile per Giampaolo. A secco irrimediabilmente in Europa, oggi contro i rossoblù ha l’occasione di andare in doppia cifra. La pazienza dei tifosi è ormai al limite e per questo lanciamo un appello. Sosteniamo il “Pazzo” fino all’ultimo, per il bene suo e della Fiorentina. E se poi alla fine sarà solo un quinto posto, “Prendila così, non possiamo farne un dramma…”, come cantava appunto Battisti.