ILICIC E LA SUA SENSIBILITÀ
E’ commovente sapere quanto sia sensibile Ilicic e forse, proprio per questo, il suo allenatore continua imperterrito a schierarlo in campo: non vuole che si turbi. Il giocatore viola, oltre a propinarci prestazioni imbarazzanti, si sente anche in dovere di zittire il pubblico (ieri in fase di sostituzione), come aveva già fatto a Milano dopo il gol del pareggio mimando un gesto poco simpatico con la mano. Finisce per diventare il capro espiatorio ma, gli altri suoi colleghi in difficoltà, che ormai sono praticamente tutti, non si sono mai permessi di essere irriverenti nei confronti della tifoseria. Le giustificazioni addotte per salvarlo, tipo “sente il peso dei nove milioni che è stato pagato” sono ridicole e sintomo di non sapere più quali pesci prendere. Se veramente Montella gli vuole bene, lo tenga lontano dal campo di gioco!
Ma tutti dei “pappamolle” dal punto di vista emotivo, abbiamo nel gruppo? Tutti bisognosi di un supporto psicologico per affrontare una partita di calcio?
Tutti paurosi di farsi male, di sentire i fischi, di sbagliare un passaggio? Paiono, scusatemi, degli alibi alla pochezza del gioco e dei risultati che la Fiorentina da un bel periodo ci riserva.
Purtroppo la situazione è veramente difficile e siamo sempre a sperare che ogni partita sia quella che ci fa svoltare, che Gomez torni al gol (ieri la sua traversa è stata l’unica nota positiva), che Borja e Gonzalo ritrovino la condizione ideale, che Cuadrado torni ad essere devastante. Siamo tutti molto sensibili ed arrabbiati, perché non vediamo via di uscita per la nostra Viola e, cosa più grave, sembra che non la sappia trovare nemmeno il suo allenatore. Se quello che abbiamo visto è, come asserisce Montella, “tutto quello che la squadra poteva dare”, siamo rovinati! Uscire a testa alta dopo una partita, non è proprio la percezione che abbiamo avuto anche ieri sera. Gli uomini a disposizione sono quelli che sono, ma qualche scelta tecnica e tattica, qualche volta lascia a desiderare.
La sosta del campionato ci porterà purtroppo a rimuginare su questo periodo maledetto, facendoci del male anche eccessivo, ma la classifica è decisamente brutta e tanti sogni di gloria è necessario riporli in un cassetto.
Non possiamo pensare che i Della Valle non siano incavolati, come tutti i tifosi, e confidiamo che facciano sentire la loro voce in modo risolutivo poi, alla fine dell’anno, saranno fatte le dovute considerazioni e tirate le somme nella speranza che chi ha sbagliato paghi. Chi non ha le motivazioni giuste, e la giusta sensibilità, è giusto che abbandoni la nave.
La Signora in viola