IL VECCHIO E IL BAMBINO
Non si offenderà Francesco Guccini se uso il titolo della sua canzone per sintetizzare chi sono i protagonisti della partita vinta ieri dalla Fiorentina contro l’Udinese. Non si offenderà nemmeno Borja Valero se lo definisco “vecchio” perché col suo modo di fare, con la sua saggezza, col suo essere un padre premuroso, un uomo di grande esperienza in campo, questo ruolo gli compete. Segnare il terzo gol in una partita che finisce 3 a 0, non è determinante, ma lo è se lo segna lo spagnolo dopo un periodo di appannamento e difficoltà. Avevamo già visto segnali di ripresa, ma ieri sera è tornato a giocare ai suoi livelli e il gol, sotto la Fiesole, verso coloro che lo amano e lo hanno sempre sostenuto, è stato emozionante per tutti. Non riuscivamo nemmeno lontanamente a pensare di avere perso il nostro centrocampista ed adesso possiamo confidare che i tempi bui siano finiti.
Tempi bellissimi sono quelli che ci fa vivere Babacar, il “bambino” della nostra squadra che contro l’Udinese ha messo a segno la sua prima doppietta in serie A. Si sa che coi ragazzi ci vuole pazienza, che non sempre le cose vanno bene e spesso possono sbagliare anche cose banali, ma quando segnano come fa lui è una soddisfazione doppia perché è un “nostro” bambino. Cominciano già a rimbalzare i discorsi legati al suo rinnovo di contratto ma, come giustamente dice la società, lasciamolo giocare e crescere che il resto lo sistemeranno loro a tempo debito.
Se possiamo fare i complimenti ad un altro “vecchietto”, spendiamo due parole per Pizarro che, reduce da un infortunio, ha comunque giocato in modo egregio, misurando i palloni e i passaggi come solo il cileno sa fare. Ce ne fossero di agee così!
Il contributo alla bella vittoria di ieri è stato comunque dato da tutti i calciatori e il valore dei tre punti è lampante perché riaccorcia la classifica e non lascia indietro le ambizioni della Viola.
Anche contro l’Inter avevamo vinto con lo stesso risultato ma non avevamo dato seguito nelle gare successive, forse perché frenati dalla sosta per le nazionali ma adesso si rigioca subito, già domenica, e non c’è tempo per perdere l’entusiasmo. Il motore deve rimanere caldo per continuare la rincorsa e permetterci di fare punti anche a Genova contro la Sampdoria di Sinisa.
Ultima nota per la comparsa di Gomez in panchina. Vuol dire poco, ma intanto ha messo i piedi sul tappeto verde, solo per una passeggiata per ora ma intanto si è avvicinato.
La Signora in viola