IL RINVIO DI FIORENTINA-MILAN... A FV la denuncia degli "Alterati del nord"
"Non siamo carne da macello". Chi parla è "Barattistuta", (anche se il suo vero nome è Marco) leader riconosciuto degli "Alterati del nord". Il riferimento è al rinvio di Fiorentina-Milan avvenuto sabato sera, e l'intervento di Marco solleva un problema sottovalutato da molti: quello dei tifosi viola fuori sede. Ci spieghiamo meglio: gli "Alterati del nord" non sono solamente un viola club, bensì un punto di riferimento per tutti i tifosi della Fiorentina residenti al nord Italia, infatti la denominazione più corretta è "Alterati viola Firenze del nord". L'idea parte tanti anni fa da Novara ma in breve tempo coinvolge tifosi della Val d'Aosta, Emilia, Veneto, Friuli e poi Svizzera, Austria, Francia e Croazia. 30.000 Km. l'anno per seguire la Fiorentina sempre e dovunque. Tifosi fuori sede dicevamo: vi immaginate quanti sacrifici fanno i tifosi della Fiorentina che ogni domenica partono carichi d'entusiasmo e si sobbarcano spese e chilometri in quantità per stare vicini a questi colori? Nonostante questo le condizioni sono sempre più disagiate, per gli spostamenti, per le condizioni del tempo e delle strade, adesso...anche per gli orari delle partite. O meglio...per il rischio rinvio delle partite. "E' stata un'odissea - esordisce "Barattistuta". E' la terza volta che ci succede di partire e non vedere la partita e ci fermiamo sempre a Bologna. Però stavolta è più grave, è una vergogna. Era da venerdì che si sapeva che su Firenze sarebbero venuti 20/25 cm. di neve ed era da venerdì che chiamavo per avere informazioni sul rischio di un eventuale rinvio, ma non ero riuscito a sapere niente. Sul pullman con noi avevamo anche due giornalisti di Sky, ma anche loro non avevano informazioni sicure. Insomma si gioca, non si gioca...abbiamo fatto tappa a Modena e poi, anche se si stava spargendo la voce che si sarebbe giocato, ma a porte chiuse, abbiamo deciso comunque di ripartire. Poi lo stop definitivo. I miei compagni erano inferociti, qualcuno voleva lo stesso arrivare a Firenze per contestare, poi per fortuna sono riuscito a convincerli.
Eravate d'accordo a disputare la partita anche col ghiaccio sulle tribune? "No certo, a quel punto no. Ma certe decisioni vanno prese prima, non siamo carne da macello. Dico di più...le decisioni andrebbero prese anche alla presenza di una rappresentanza dei tifosi. Tornando a sabato, a parte tutto il disagio ed il tempo perso, abbiamo dovuto pagare anche l'autobus perchè comunque l'autista era lì per lavorare. Chi decide avrebbe dovuto ritrovarsi alle 8 di mattina e comunicare per tempo la decisione. Sopratutto per rispetto a chi viene da fuori e fa centinaia di chilometri."
Fra l'altro c'è mancato poco si arrivasse alla beffa delle "porte chiuse"...
"Quello poi sarebbe stato il massimo. Anzi, colgo l'occasione per ringraziare il sindaco Renzi. Senza di lui sarebbe stata la beffa delle beffe. Allora si, altro che gente...alterata...ci sarebbe stata tra di noi."
Responsabilità?
"Di tutti ma sopratutto della disorganizzazione totale. Noi, nell'anno della Uefa, siamo stati anche a Rosenborg, dove c'è sempre neve. Anche quel giorno nevicava, abbiamo viaggiato in mezzo alla neve, però abbiamo giocato. C'era un telone sul campo, le tribune erano libere...Va beh che loro ci vivono in queste situazioni però c'è il modo di prevederle queste cose. E poi, ripeto, che nevicava si sapeva da prima e si ricordino che senza il pubblico il calco non esiste anche se stanno facendo di tutto per allontanarci." Come dargli torto?