"OCCHI PUNTATI SU..." Sinisa, i fischi, i tifosi...

21.02.2011 01:25 di  Stefano Borgi   vedi letture
 "OCCHI PUNTATI SU..." Sinisa, i fischi, i tifosi...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Non abbiamo mai nascosto la nostra predilezione per il personaggio Mihajlovic, per l'uomo Mihailovic, per l'allenatore Mihajlovic (quest'ultima con un pò di buona volontà, dobbiamo ammetterlo), nè cominceremo a farlo adesso. Ironico, scanzonato, pungente, sopratutto vero, diretto, incapace di fingere e mentire, questo è l'identikit del tecnico di Vukovar che piace a noi. Allo stesso modo ci permettiamo (per una volta) di provare sorpresa, stupore (e non lo neghiamo, anche un pò di fastidio) per le dichiarazioni di Sinisa nel post partita di Fiorentina-Sampdoria. No, non ci riferiamo alla difesa d'ufficio verso squadra e giocatori, nè alle frasi (pronunciate con un certo coraggio, non ce ne vorrà...) adoperate in sede di analisi della partita: "Abbiamo fatto il massimo, abbiamo giocato un'ottima partita, per ottanta minuti abbiamo creato occasioni solo noi" che meriterebbero un approfondito  studio introspettivo. Il momento è quello che è, la stagione è quella che è, e fa bene il buon Sinisa a gettar acqua sul fuoco e difendere ad oltranza 11 ragazzi che altrimenti verrebbero mandati al massacro. Quello che ci fa specie è che venga tirato in mezzo il pubblico di Firenze, il tifo viola, definendolo "particolare" con un accezione vagamente ironica ed inquisitoria. Ci fa specie che si voglia far passare il pubblico di Firenze per incontentabile, ipercritico e pretenzioso, quando sono mesi che viene sottoposto ad una mediocrità a tratti insostenibile anche per il sostenitore più innamorato. Ci fa specie che da colpevoli si voglia passare a vittime, cavalcando un artifizio linguistico che non può essere accettato.

Caro Sinisa, noi ribadiamo la nostra stima nei suoi confronti, ma oggi non credevamo alle nostre orecchie. "Non capisco i fischi dei tifosi, ed anche i giocatori ci sono rimasti male..." parole e musica di Mihajlovic. Peccato che prima Behrami e poi Natali abbiano detto l'esatto contrario, comprendendo, giustificando il malumore dei tifosi ed anzi...lo stesso Behrami ha definito il pareggio con la Samp un "passo indietro". E poi andiamo a contare gli interventi di Curci e quelli di Boruc, senza contare l'occasione di Biabiany nel finale che poteva affossare definitivamente la giornata viola. Ed allora Sinisa... cui prodest? Perchè non ammettere il passo falso con la promessa di rifarsi al più presto? Perchè sorprendersi di qualche fischio (tra l'altro emerso a fine partita, come ha sempre chiesto lui) dopo uno spettacolo francamente imbarazzante condito da un finale nel quale la Fiorentina ha pure rischiato di perdere? E ancora... E' così difficile chiedere scusa, riconoscere i propri errori? E che fine ha fatto la voglia di vedere una Firenze più battagliera, più presente, magari anche cattiva, che serva da stimolo per una squadra che si sta accartocciando su se stessa? Domande che (lo sappiamo già) non avranno risposta e, forse, in questo momento non la possono avere. Ci spiace (ripetiamo) lo stupore, la sorpresa (vera o presunta non lo sappiamo) nel vedere un malcontento tra i tifosi che, per una volta, si è trasformata in mini contestazione. La Fiorentina di Mutu, Montolivo, Vargas, Gilardino, Marchionni, Gamberini è undicesima, sopra 10 punti alla zona retrocessione è vero, ma stabilmente nella parte destra della classifica, tristemente ad otto lunghezze dall'Europa League con: nessuna prospettiva, nessun traguardo, nessun pathos utile per sentirsi vivi, niente di niente. Solo una linea verde da lanciare, da curare, da coltivare e nulla di più. E allora, con queste premesse e con ancora tre mesi abbondanti da giocare ci sorprendiamo se a fine partita la squadra esce tra i fischi? Tifosi va bene, sempre e comunque dalla parte della squadra... altrettanto. Ma a tutto c'è un limite...