"OCCHI PUNTATI SU", Non ci resta che... Jo-Jo!

09.05.2011 02:21 di  Stefano Borgi   vedi letture
 "OCCHI PUNTATI SU", Non ci resta che... Jo-Jo!
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

In origine il titolo era: "Non ci resta che aspettare..." con doverosi e necessari puntini di sospensione. Qualcuno potrebbe dire... "aspettando Godot", mutuando la celebre opera di Samuel Beckett, portabandiera del teatro dell'assurdo. Noi, più prosaicamente, diciamo aspettando...Cognigni, Mihajlovic, Andrea Della Valle, Diego Della Valle, oltre che tempi e prestazioni migliori di quella vista a San Siro. Resta in entrambi i casi il concetto di fondo: l'assurdo. In letteratura come in viale Fanti. Assurdo aspettare un c.d.a che viene costantemente rimandato, assurdo aspettare un allenatore che si diverte a fare il "criptico", ostentando una fantomatica chiarezza d'idee sul futuro. Assurdo aspettare un ex-presidente che rimanda sempre tutto e tutti a dopo la fine del campionato. Assurdo quindi aspettare un cambio di rotta fuori ma anche dentro al campo, per una stagione inutile, sterile, a tratti anche dannosa. La Fiorentina di Mihahlovic ormai è questa, l'illusione del traguardo europeo è stato solo uno specchietto per le allodole, e niente (per ora) ci induce a sperare che l'anno prossimo sarà migliore di quello appena trascorso.

Da quì la modifica al titolo con il coinvolgimento di Stevan Jovetic, in arte "Jo-Jo". Lo spunto ce lo offre proprio Sinisa Mihajlovic che, per la prima volta, fa il nome del montenegrino tra i papabili undici viola per domenica contro il Bologna. In verità il tecnico serbo ha parlato di 20 minuti, così per riassaggiare l'erba ("vediamo come si sente, per noi Stevan è un giocatore importantissimo e col Bologna uno spezzone di partita potrebbe anche farlo" sono le parole di Sinisa), ma vivaddio la stagione si chiude con una speranza, un motivo di fiducia, un refolo d'interesse per le prossime due partite. Jovetic è fuori da 9 mesi, da quel maledetto 3 agosto quando uno sciagurato dribbling su Bolatti (su Bolatti, capite?) gli distrusse il ginocchio rendendo necessarie due operazioni. Si potrà disquisire sui tempi di recupero, su errori veri o presunti, l'importante però è che Jo-Jo respiri di nuovo l'afrore dello stadio pieno (eufemismo, visto che col Bologna si giocherà alle 12,30 con più di 30 gradi) e torni ad essere un giocatore di calcio. Ancora quel maligno di cui sopra dirà: "Vi accontentate di poco. Tanto entusiasmo per un potenziale campione che rientra dopo nove mesi (con tutte le controindicazioni del caso) e per soli 20 minuti...bah..." Si lo ammettiamo, facciamo con quello che abbiamo. Per usare una frase fatta...questo passa il convento. Ma dopo svanita qualunque tipologia di traguardo, dopo che (lo sappiamo bene) non verrà provato nessun giovane, dopo che fatichiamo a trovare un solo motivo plausibile per seguire la Fiorentina da quì al 22 maggio, anche il rientro di Jovetic ci sembra una festa, un evento. Seppur per pochi minuti, seppur col freno a mano tirato. Stevan Jovetic ci è mancato, e adesso che è di nuovo tra noi...la festa può cominciare.