"OCCHI PUNTATI SU..." Baci & Abbracci per Mihajlovic

03.02.2011 02:41 di  Stefano Borgi   vedi letture
"OCCHI PUNTATI SU..." Baci & Abbracci per Mihajlovic
FirenzeViola.it
© foto di FEDERICO DE LUCA

Tre punti per sopravvivere, col cuore, con grinta e testa fredda. Questo aveva chiesto Mihajlovic e questo ha ottenuto. Per il gioco beh... appuntamento rimandato. Altro giro, altra corsa. E' finita in gloria, tra baci & abbracci per allenatore, giocatori, per Andrea della Valle. Eppure la tensione si tagliava col coltello: in campo, dove la squadra è rimasta come bloccata dalla paura per tutto il primo tempo. Poi l'assolo di Santana ha sciolto i freni inibitori e la serata ha preso la piega voluta. In panchina, dove Mihajlovic giocava una partita nella partita, e poco ci avevano convinto i "sorrisini" del giorno prima, chiari segnali di un nervosismo latente pronto ad esplodere. In tribuna, dove ADV si lamenterà di un clima sbagliato, ostile, invitando tutti a darsi una calmata. Ci creda presidente, non c'è granchè da lamentarsi. Per una situazione simile (senza citare per forza le rincorse sul viale dei Mille...) in altri tempi sarebbero corse le ambulanze, mentre oggi il tifo viola ha mantenuto una calma a dir poco... "olimpica". Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, e come recita un famoso adagio: "Il calcio è fatto di episodi". Eh già, perchè a portieri invertiti la partita sarebbe finita diversamente, e questo (forse) è fin troppo banale dirlo: un errore decisivo per "saponetta" Eduardo, almeno due prodezze per Boruc, portiere "santo" in vena di miracoli. Avanti con gli adagi: "Nel calcio è questione di centimetri" ammoniva Dino Viola, vecchio e glorioso presidente della Roma, parafrasando altre misurazioni, altre dimensioni. Però aveva ragione da vendere, perchè se il colpo di testa di Paloschi (mancavano 12' alla fine) era di qualche centimetro (appunto) più spostato verso la porta, a quest'ora facevamo altri discorsi, si intentavano processi, i baci ed abbracci per Sinisa sarebbero stati merce rara.

La scena migliore però si è vista nel dopo partita. Ore 23 e 15, dal corridoio che accede alla sala stampa si intravede la figura del tecnico serbo: solito look d'ordinanza, camminata dinoccolata e qualche cronista che lo attende fuori dalla porta. Una stretta di mano, due, addirittura tre, poi il primo abbraccio, il secondo, fino a vedere pizzicotti, pacche sulle spalle, carezze e scappellotti affettuosi. Tutto questo per una persona che ha sofferto... a dispetto delle apparenze. Mihajlovic lo dirà anche durante l'intervista: "Sono contento, anche se non si vede". No caro Sinisa, si vede, si vede eccome. Dire che tre punti ti salvano la vita (come la famosa telefonata, ricordate?) è certamente troppo, dire che te la migliorano piuttosto che salvarti la panchina è la pura verità. Non sappiamo se con un pareggio, con un episodio a sfavore, con un centimetro in più o in meno, Mihajlovic sarebbe stato esonerato. Di certo se l'è vista brutta e quei baci & abbracci, se glielo vai a chiedere, li porterà con sè ancora per tanto tempo .