"CATTIVI PENSIERI..." Della Valle, ed un film già visto
Ciclo finito, ripartenza, abbassamento del tetto ingaggi, settore giovanile come unico mezzo per ridurre il "gap" dalle grandi squadre... Nessuna sorpresa, lo sapevamo bene. Ce lo avevano detto, ci avevano già indorato la pillola dal gusto amaro, dagli effetti devastanti. Unica differenza...la somministrazione in piccole dosi, non tutta insieme come è successo oggi. Pantaleo Corvino ha spaccato l'uovo di Pasqua e la sorpresa, per i tifosi viola, è stata delle peggiori: la Fiorentina si ridimensiona ed anzi... ringraziamo Mihajlovic e tutta la squadra che quest'anno non abbiamo fatto la fine della Sampdoria. Sinceramente non ci sentiamo di ostentare soddisfazione per una stagione scellerata, ma il senso delle parole di Corvino era questo. Lasciamo però i commenti ad altre sedi ed altre sezioni della nostra testata, noi parliamo di sensazioni, di intuizioni, ahimè... stavolta di certezze, e quello che stiamo vivendo è un film già visto e rivisto. Sono passati vent'anni da quel maggio 1990, quando la famiglia Pontello, dopo aver venduto Roberto Baggio alla Juventus, vendette la Fiorentina a Cecchi Gori. Fu quello l'atto finale di una parabola discendente che iniziò nel giugno 1986, per concludersi esattamente quattro anni dopo. Un lasso di tempo costellato di rinuncie, cessioni, campionati anonimi, sofferti, intervallato da qualche soddisfazione, qualche emozione (la coppa Uefa giocata a Perugia non si può scordare...) purtroppo fine a se stessa, e che avrebbe portato all'amara conclusione del 17 maggio 1990. Se ci fate caso, tutto questo somiglia molto da vicino a quanto sta accadendo alla Fiorentina dei Della Valle e, quel che è peggio, a quanto sta per accadere alla Fiorentina dei Della Valle.
Ma andiamo con ordine: i Pontello entrano nella Fiorentina nell'estate del 1980, spinti da un grande entusiasmo, dopo anni di mediocrità, di anonimato, firmati dalle presidenze Ugolini, Melloni e Martellini. Gente seria, onesta, ma dalle possibilità economiche limitate. I primi 6 anni della gestione Pontello sono mirabolanti: grandi acquisti (da Daniel Bertoni a Socrates, e nel mezzo Graziani, Pecci, Oriali, Massaro, Passarella...), grandi campionati (il quasi scudetto del 1982, il terzo posto dell'84, il quarto dell'86). Poi la fine della favola, la voglia, l'entusiasmo che viene meno, le cessioni eccellenti (Galli, Massaro e Passarella, tutti insieme nel 1986), l'ingaggio di un presidente-manager (Piercesare Baretti), l'obiettivo giovani (Baggio, Berti, D.Pellegrini, Onorati), la riduzione degli emolumenti (allora si chiamavano così...), il ridimensionamento in classifica. Arriveranno stagioni opache come quella con Bersellini allenatore ('86-'87), oppure con Bruno Giorgi ('89-'90, ripetiamo... a parte la coppa Uefa). Stagioni "carine" (il primo Eriksson, '87-'88), buone, buonissime (l'anno della B2, l'88-89), alti e bassi, tra un vivacchiare dorato ed uno stentato, niente a che vedere con le prime sei stagioni, per investimenti e progettualità. La Fiorentina dei Della Valle è sulla buona strada: i primi 7 anni esaltanti (la rinascita, dalla C2 alla serie A in tre anni, gli anni di Prandelli, la Champions League), grandi giocatori che arrivano (Frey, Toni, Mutu, Vargas, Gilardino). Poi l'autofinanziamento (attenzione, sono definizioni diverse da quelle che riguardavano i Pontello, ma hanno la stessa sostanza), il ridimensionamento, l'abbassamento del tetto-ingaggi... E ancora: lucidiamo la palla di vetro e vediamo che nel CDA del 28 aprile verrà nominato un presidente-manager, in estate verranno ceduti Montolivo, Gilardino e Vargas (forse anche Mutu), e quando il capitale giocatori si sarà deprezzato e la Fiorentina costerà di meno, assisteremo alla cessione della società.
Insomma, un film già visto, e purtroppo senza il lieto fine. Chiariamo subito: i Della Valle sono padronissimi di comportarsi così (sembra banale dirlo, ma i soldi sono loro), ma la delusione rimane, per quello che poteva essere e non è stato. Chiudiamo con un ultimo corso e ricorso storico: mancano cinque giornate alla fine del campionato, l'anno scorso nello stesso periodo ci furono quattro sconfitte ed un pareggio. Vuoi vedere che anche stavolta rivedremo lo stesso film?