CARO VITTORIO, "AUGURI..." Ma non ti perdono!

27.04.2011 01:09 di  Stefano Borgi   vedi letture
CARO VITTORIO, "AUGURI..."  Ma non ti perdono!
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© foto di Andrea Pasquinucci

Buon 69esimo compleanno a Vittorio Cecchi Gori. Gli auguri (sopratutto quando uno compie gli anni) non si negano a nessuno, e poi costano poco e ti fanno fare bella figura. Detto ciò, dico anche che non perdonerò mai Vittorio Cecchi Gori per tutto il male che ci ha fatto. Qualcuno forse riterrà questo scritto anacronistico (Vittorio è uscito dalla scena da parecchi anni... bontà sua), superfluo, addirittura crudele verso una persona certamente in età avanzata (credo però che il numero dei suoi anni non gli dispiaccia affatto...) Personalmente invece, oltre che considerarla un occasione per esternare una volta di più il mio disprezzo, il sano "odio" verso una persona che mi ha rappresentato e mi ha fatto vergognare (stiamo comunque parlando di calcio, lo voglio ricordare) la userò come pretesto per agganciare il presente, per parlare dei Della Valle e della situazione che sta vivendo attualmente la Fiorentina.

Ma andiamo con ordine. Per far capire fino in fondo il mio pensiero su Vittorio Cecchi Gori, userò lo stratagemma dalla risposta scontata. Gli altri, se vogliono, facciano le loro considerazioni e si diano le loro risposte. Contano di più due coppe Italia ed una supercoppa Italiana oppure un fallimento ed il rischio concreto di sparire dalla geografia del calcio? Contano di più giocatori come Batistuta, Rui Costa, Edmundo, Toldo, Chiesa... oppure aver giocato il campionato di C2 contro Poggibonsi, Aglianese, Gualdo Tadino... fino alla celeberrima neve di Gubbio? Contano di più una semifinale di coppa delle Coppe e la vittoria di Wembley, oppure le volte che abbiamo visto il "senatore" (!) salire in balaustra tirato per la giacca dalla madre disperata e (ne siamo certi) umiliata da un simile comportamento? Caro Vittorio, ti faccio gli auguri ma non ti perdono. Non potrei, non ce la farei mai.

Il compleanno di Cecchi Gori è anche un pretesto per ricordare ai contestatori di Della Valle i rischi a cui andiamo incontro in caso di cessione e/o allontanamento dei fratelloni marchigiani. Non cadrò nella retorica di chi dice che dobbiamo subire e stare zitti, che "dopo questi" un' c'è nessuno... che è meglio "tenesseli boni" sennò si fa la fine di Vittorio. Criticare, esprimere dissenso e preoccupazione, contestare se è necessario è diritto di ogni tifoso, è il sale della democrazia e, vivaddio, siamo ancora in un paese democratico. Pensiamo però alla nostra storia, al nostro pregresso, e come disse qualcuno..."una società che non conosce il proprio passato, non può proiettarsi verso il futuro". La Fiorentina ha vinto due scudetti, 6 coppe Italia, una coppa delle coppe, una supercoppa italiana in 85 anni di storia... non è un granchè... Ecco perchè diciamo che gli anni di Prandelli sono stati qualcosa di eccezionale, ecco perchè dovremo accettare gli anni che verranno come qualcosa di normale. Continuando a sognare, continuando a tifare Fiorentina.