PASQUALIN A FV, Viola, una punta dall'estero. JoJo? Suggestivo
In attesa di capire quanto Giuseppe Rossi starà lontano dai campi di gioco (nella migliore delle ipotesi due mesi, nella peggiore almeno quattro) la Fiorentina nella finestra di gennaio sarà obbligata a tornare sul mercato, per dare nuova linfa all'attacco orfana per lungo tempo del capocannoniere della A e per tenere vivi i sogni Europa League e Champions in campionato. Per capire quali potranno essere i prossimi movimenti della coppia Pradè-Macìa, Firenzeviola.it ha contattato il procuratore e grande esperto di mercato Claudio Pasqualin:
Pasqualin, l'infortunio di Rossi è un duro colpo per la Fiorentina...
''Innanzi tutto mi lasci fare i miei più cari auguri a Giuseppe, senza tanta retorica: ho avuto la fortuna di seguire Pepito fin da quando giocava negli Allievi del Parma e segnava gol a grappoli assieme ad Arturo Lupoli. In passato ero già rimasto sconvolto per il doppio infortunio che aveva subìto al legamento crociato e da ieri sera mi ha assalito ancora una volta un grande dispiacere. Sono certo però che con il carattere e la forza che ha sempre avuto tornerà più forte di prima''.
Conosce la clinica in Colorado del professor Steadman?
''Assolutamente sì, e anche bene: sono spesso volato a Vail per accompagnare alcuni miei giocatori che si erano infortunati: le faccio i nomi di Nicola Berti, di Alex Del Piero e di Ganz: Steadman è un luminare nel suo campo, una garanzia per i suoi metodi di cura e per i risultati che ottiene. Pepito è in buone mani''.
Cosa si aspetta adesso dalla Fiorentina sul mercato?
''Credo che i viola saranno costretti a tornare sul mercato, anche se Rossi dovrà stare fuori ''solo'' per sei mesi. Certo, il parco attaccanti da scegliere ora come ora è molto limitato e sarà difficile avere delle idee da concretizzare in così pochi giorni. Anche perché, nel caso dei viola, tenderei ad escludere a priori candidature di giocatori che fino ad oggi nei loro club hanno trovato poco spazio''.
Per esempio, quindi, Borriello e Bianchi?
''Esatto; questi due nomi sono assolutamente rispettabili ma ci sono due motivi che non mi portano a pensare a loro: il primo è di natura tattica, dato che ai viola ora come ora serve una seconda punta e non un centravanti, il secondo è legato alla storia di Pradè e Macìa...''
Ci spieghi.
''I due direttori della Fiorentina ci hanno abituato in passato a portare in viola giocatori a sorpresa, spesso prendendoli dall'estero. In Italia adesso è difficile concludere degli affari convenienti per aggiudicarsi attaccanti''.
Lei, quindi, consiglia l'estero?
''Sì, perché è più facile trovare occasioni ed anche perché la storia di Pradè e Macia è piena di colpi fatti all'estero''.
Si è fatto il nome di Jovetic in prestito per sei mesi: lei ci crede?
''Personalmente no ma devo ammettere che è una candidatura suggestiva''.