MARASCHI a FV, Più forti dell'Inter, puntiamo allo scudetto
Esclusiva Firenzeviola.it
Stagione 1968/1969, una stagione indimenticabile per tutti i tifosi viola. Perché quell’anno una Fiorentina ricca di giovani promettenti stupì tutti conquistando, giornata dopo giornata, il secondo scudetto della propria storia. Lo scudetto che passò alla storia come quello della "Fiorentina Yè-Yè". Un avvio promettente seguito da risultati sempre in crescendo, fino alla consapevolezza della propria forza e delle possibilità di essere i Campioni d’Italia. In quel campionato un attaccante di quella squadra realizzò quattro reti nelle prime cinque gare di campionato dando il là alla grande rincorsa gigliata. Stiamo parlando di Mario Maraschi, giocava sulla sinistra e arrivava da alcune esperienze con le maglie di Milan, Lazio e Lanerossi Vicenza. Firenzeviola.it ha voluto contattare il grande campione viola per provare a fare un parallelo con l’attuale momento della Fiorentina. Maraschi, anche nel 1968 la Fiorentina partì senza i favori del pronostico, eppure sappiamo bene come finì…
”Ed è esattamente quanto rivedo nella squadra di oggi. Sono sincero, per me la squadra di oggi ha tutto per ripetere l’exploit del nostro scudetto. La formazione di oggi mi ricorda moltissimo quella in cui giocavo io e credo che con questi risultati, ma anche con questa continuità sotto il piano del gioco, tutto il gruppo possa rendersi conto di quanto sia forte. E poi c’è un grandissimo allenatore, Prandelli, che sa far sentire tutti dei titolari”.
Fu proprio la continuità nei risultati a rendervi invincibili in quella stagione, ma è possibile che dopo dieci turni da imbattuti anche negli attuali viola sia già scattata una molla?
“Credo proprio di sì. Quando infili così tanti risultati utili ti convinci dei tuoi mezzi. E quando credi nell’obiettivo puoi raggiungere qualsiasi traguardo. La squadra è ricca di elementi qualitativamente importanti, e vedo già la mentalità vincente. Sì, credo proprio che questi ragazzi già sappiano quanto sono forti. Per noi fu proprio così. Ci accorgemmo che lottavamo alla pari con tutti, Juventus e Inter comprese, e che, anzi, rispetto alle altre avevamo qualcosa in più. Adesso si tratta solo di crederci e continuare. E poi l’affetto del pubblico, quello che riesce a farti dare il 110% è rimasto intatto. La Fiorentina ha e aveva un pubblico meraviglioso, in grado di farti fare anche di più di quel che puoi. Io sono molto fiducioso e nutro grandi speranze, anche per lo scudetto”.
Prandelli, ovviamente, predica la calma, ma chissà che nello spogliatoio non abbia già detto qualche parolina al riguardo:
“Anche noi avemmo qualche problemino interno, ma lasciammo perdere tutto quanto veniva dall’esterno per concentrarci sul futuro importante che ci attendeva. E’ logico che l’allenatore, al di fuori, non si sbilanci ma sa bene che la sua squadra è da primissimi posti, e i risultati lo testimoniano. Questa Fiorentina, a mio avviso, è più forte dell’Inter. I nerazzurri vincono grazie ai singoli, i viola grazie al gioco, e questo è determinante. Vedo una grande Fiorentina e difatti sono spesso allo stadio a vederla. Se poi ogni volta che vengo al “Franchi” vincono pure, allora mi permetto di portare anche fortuna”. E noi lo aspettiamo in tribuna allo stadio a festeggiare una nuova vittoria dei viola sulla strada che porta a….