BERTUZZI A FV, VIOLA SENZA PUNTI DEBOLI: PUÒ FINIRE A RIDOSSO DELLA CL. NØRGAARD...

Esclusiva di Firenzeviola.it
27.08.2018 13:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
BERTUZZI A FV, VIOLA SENZA PUNTI DEBOLI: PUÒ FINIRE A RIDOSSO DELLA CL. NØRGAARD...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

“Una squadra impressionante, praticamente senza punti deboli”. Non usa mezzi termini il tech e talent scout Fabrizio Bertuzzi, per anni braccio destro di Pantaleo Corvino sia nella sua parentesi al Bologna sia nella sua seconda repubblica fiorentina: “Questo è un gruppo che è stato costruito con pazienza nel corso di tre anni, da quando il direttore è tornato a Firenze e sono certo che potrà dare ottimi frutti. Mi fa molto piacere che la Fiorentina ieri abbia iniziato in modo così spumeggiante, in parte è merito anche mio visto che nei miei due anni viola ho lavorato a stretto contatto con Corvino, suggerendogli alcuni profili da prendere” racconta in esclusiva Firenzeviola.it

Torniamo però alla sua definizione: “senza punti deboli”. Ne è davvero convinto?
“Sì. Io sono abituato a vedere il calcio alla vecchia maniera, ovvero quello impostato su una solida colonna vertebrale costituita da un forte portiere, un forte centrale, un forte mediano ed un forte centravanti. La Fiorentina, quest’anno, ha davvero tutte queste qualità e può ritagliarsi spazi importanti. Vedo una Viola sicuramente in lotta per l’Europa League e, se qualcuno sbaglia la stagione, anche a ridosso della Champions”.

Partiamo dal portiere allora: che impressione le ha fatto Lafont?
“È partito forse non troppo sicuro di sé però si è subito dimostrato molto concreto: non si è esibito in parate plastiche ma efficaci. L’uso dei pugni è significativo. Lo vedo molto maturo, anche nell’uso dei piedi. Con Tatarusanu e Sportiello c’era da aver paura nei rinvii…”

In difesa Milenkovic sembra destinato davvero a vivere un’annata di livello…
“Il lavoro di Pioli a Firenze mi ricorda molto quello svolto a Bologna con la difesa a tre composta da Antonsson, Cherubin e Raggi. Non tre fuoriclasse, come in parte lo sono anche i centrali viola, ma di enorme rendimento. In particolare credo che il mister con Nikola stia ripentendo lo stesso esperimento fatto con Raggi, che poi lo ha portato a giocare ad alti livelli: può diventare un ibrido potentissimo”.

Là in mezzo, a centrocampo, tutto è cambiato dopo l’addio di Badelj: che ne pensa?
“Ma avete visto quanta varietà di centrocampisti che può vantare adesso Pioli? E fidatevi di Norgaard: Corvino su di lui ha circa 10.000 report, è un giocatore che conosco benissimo: in rapporto qualità-prezzo, per la Fiorentina è stato un vero colpo. Aspettino i tifosi a criticarlo: Christian ha una struttura fisica diversa da Edimilson, avrà almeno 15 kg in più, ci vuole del tempo perché entri nelle dinamiche della squadra. E poi, che grandi mezzali: Edimilson era stato cercato da Corvino la prima volta tre anni fa e anche lo stesso Gerson ha delle potenzialità enormi”.

Chiudiamo con l’attacco: che succederà quando ci sarà anche Pjaca?
“Non ce ne sarà più per nessuno. C’è una qualità enorme già adesso con Chiesa e Simeone, figuriamoci poi con il croato. Fidetevi, poi, anche di Mirallas: è un giocatore che ha qualità alla Mertens che all’occorrenza può fare anche il centravanti”.

Tutto rose e fiori dunque. Oppure questa squadra ha una pecca?
“Sì, forse manca un vice Simeone. Ma credo che eventualmente Corvino provvederà già a gennaio se dovesse notarne l’assenza a lungo andare. Un numero 9 si trova, specie in Francia dove adesso la Fiorentina è molto attiva”.