ZAZA, GABBIADINI, MURIEL O JOVETIC PER SOSTITUIRE KALINIC. ULTIMATUM CINESE: IL CROATO DEVE DECIDERE ENTRO IL QUINDICI. I PIANI PER IL FUTURO. BERNA BLOCCATO, CHIESA TITOLARE. TUTTO SUL RUOLO DI ANTOGNONI

03.01.2017 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
ZAZA, GABBIADINI, MURIEL O JOVETIC PER SOSTITUIRE KALINIC. ULTIMATUM CINESE: IL CROATO DEVE DECIDERE ENTRO IL QUINDICI. I PIANI PER IL FUTURO. BERNA BLOCCATO, CHIESA TITOLARE. TUTTO SUL RUOLO DI ANTOGNONI
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© foto di Federico De Luca

I numeri sono la parte più arida del calcio, ma spesso raccontano verità. Da una statistica uscita appena ieri scopriamo che negli ultimi dieci anni di mercato invernale, la Fiorentina è quella che dopo Genoa e Samp ha venduto di più e meglio, incassando oltre 36 milioni di euro. Un terzo posto che potrebbe essere clamorosamente superato con la cessione di Kalinic.

Inutile dire che il mercato viola ruoterà tutto attorno all’attaccante croato e alla super proposta che ha ricevuto dalla squadra cinese allenata da Cannavaro, il Tianjin. I cinesi, come è noto, hanno grande pazienza, ma anche loro hanno imparato i ritmi e i riti del calcio quindi dopo il primo , hanno dato a Kalinic i famosi quindici giorni di riflessione.

Entro metà mese Cannavaro vuole un sì o un no alla proposta di ingaggio da dieci milioni più bonus per quattro anni proposto al croato, magari ci potrà anche essere un rilancio. Cifre imbarazzanti alle quali è difficile resistere anche per chi di milioni ne guadagna già circa due. Cosa farà Kalinic?

Alla sua età (29 anni) e con la sua storia alle spalle, questo e’ di sicuro il primo e ultimo mega-contratto della carriera, un’occasione da non perdere. Ma forse Kalinic è già contento così e preferisce un calcio a più alto livello tecnico e motivazionale come il nostro? Forse preferisce restare a Firenze? Vedremo.

In attesa della decisione del giocatore, i cinesi hanno capito che serviranno comunque i cinquanta milioni della clausola. La Fiorentina non fa sconti. Ma per loro dieci milioni in più rispetto ai quaranta offerti dieci giorni fa, non spostano il problema.

La società viola non farà nulla per convincere Kalinic a restare, è una decisione che il giocatore dovrà prendere con la sua famiglia e il suo entourage. Nessuno lo ammetterà mai, ma i cinquanta milioni fanno parecchio gola anche ai Della Valle. Sarebbe una plusvalenza incredibile, storica, quasi sicuramente il più grande colpo del mercato viola in uscita. Roba da stappare champagne a casse. Diciamo la verità più vera: oggi alla Fiorentina converrebbe enormemente che il giocatore optasse per la Cina. In caso di addio l’unico scontento sarebbe Sousa, ma ormai scontentezza più, scontentezza meno…

Aspettando la decisione finale di Kalinic, comunque Corvino non sta davvero con le mani in mano. In questi giorni sta analizzando le possibili soluzioni per coprire il vuoto lasciato dalla eventuale partenza dell’attaccante croato. A gennaio in giro non c’è mai molto, ma Zaza in rotta con il West Ham è un giocatore interessante. Costa, è vero, e la Juve non fa sconti. Pure il Napoli non svenderà Gabbiadini, anche dopo l’arrivo di Pavoletti, Adl tiene alta la valutazione attorno ai 20 milioni. Piuttosto si pensa a un prestito per sei mesi, ammesso che il giocatore accetti.

Poi c’è il solito Jovetic che la Fiorentina non ha mai trattato per l’alto costo del cartellino e l’ingaggio proibitivo, ma se andasse via Kalinic, ora che costa meno, potrebbe anche fare il falso nueve, un ruolo che ha già ricoperto e bene proprio a Firenze. Ci sarebbe un altro attaccante che piace moltissimo per oggi e per il futuro e si chiama Luis Muriel, 25 anni. Trattativa complicata perché il colombiano della Samp è valutato più di 20 milioni e perché Pradè non si è lasciato benissimo con Cognigni.

C’è sempre l’opzione Babacar che potrebbe finalmente trovare più spazio nel quadro di una squadra giovane, ma un altro attaccante servirebbe comunque. Un altro che è sempre piaciuto a Corvino potrebbe essere Eder, ma è un contropiedista poco adatto al calcio di Sousa. Di sicuro però, oltre ai nomi in circolo, il Dg viola sta sondando altre soluzioni lavorando sott’acqua come sua abitudine.

E’ chiaro che all’eventuale sacrificio di Kalinic dovrebbe corrispondere il reinvestimento della plusvalenza a gennaio (se ci sarà l’occasione) o a giugno, senza pensare sempre ai soliti bilanci cognigniani che ora sono tornati in linea di galleggiamento.

Comunque, Kalinic a parte, in gennaio non erano previsti particolari interventi sul mercato (forse solo un tentativo per Laxalt), ma solo lavoro per il futuro. Corvino si sta già mettendosi avanti per rinnovare parecchio e mettere in piedi quella squadra di giovani italiani con allenatore italiano che sogna Diego Della Valle.

In questa ottica gli allenatori nel mirino sono i soliti, Di Francesco resta in pole e non sarà un problema trattare la clausola rescissoria con Squinzi ottimo amico dei Della Valle. Fra l’altro cambiare allenatore a fine stagione, dopo un lungo ciclo, probabilmente converrà anche agli emiliani.

In attesa Corvino pensa ai due gioielli di famiglia, vale a dire Berna e Chiesa. Nel primo incontro con il procuratore del giocatore di Carrara avvenuto prima di Natale, sono state gettate le basi per un aumento dell’ingaggio e un prolungamento del contratto. Ci sono dubbi sulla clausola che, come si vede, è un modo per vendere e non per trattenere. E i cinesi (ma anche gli inglesi) non si spaventano più neppure davanti a 100 milioni. E allora si cercherà di fare un patto per trattenere Berna a Firenze intanto per i prossimi due anni, poi si vedrà.

Sarà adeguato anche il contratto di Chiesa che avrà il trattamento professionistico con un accordo quinquennale ora possibile dopo il compimento del diciannovesimo anno. Il futuro viola è qui. Con le ultime prestazioni il ragazzo si è conquistato anche un posto nella formazione di partenza, lui meglio di Tello può ricoprire il ruolo di esterno destro di qualità e quantità, è più tattico. Caso mai lo spagnolo potrà essere una carta da giocare in corsa.

Le gerarchie sono cambiate e speriamo che la Fiorentina vista con il Napoli sia quella dei prossimi mesi come intensità e come gioco. Ieri i viola (buoni ultimi in serie A, evidentemente erano stanchi) hanno ricominciato ad allenarsi dopo le vacanze natalizie. All’orizzonte c’è il Pescara, partita da vincere.

Intanto la Fiorentina ha già vinto riportando in casa Giancarlo Antognoni. Da domani “Antogno“ prenderà possesso del suo ufficio al primo piano della sede viola, stanza già assegnata e visitata nello scorso mese di novembre come vi avevamo anticipato. Il momento è solenne. La Fiorentina ritrova le sue radici e la sua storia, ritrova un campione e un uomo perbene. Porta in società un grande valore tecnico e umano che Antognoni saprà spendere al meglio, nell’interesse della Fiorentina, come ha sempre fatto. Di cosa si occuperà?

Ieri sul sito della società sono state ufficializzate le mansioni che sono né più né meno quelle che avevamo sempre scritto. Non vicepresidente, non direttore di qui o di là, molto di più: il rappresentante di Andrea Della Valle a Firenze. Antognoni si rapporterà e relazionerà direttamente soltanto con la proprietà, avrà inoltre il compito di rappresentare la Fiorentina nei grandi consessi nazionali e internazionali come Uefa e Fifa. L’anno comincia bene, ora continuiamo così.