VLAHOVIC VIA A GENNAIO, È UN’IPOTESI. ALZATI I BONUS, MA IL PROCURATORE DICE ANCORA NO. CONFERME PER SCAMACCA. BASTA CRITICHE: LA FIORENTINA GIOCA BENE. VIA I RAZZISTI DA FIRENZE
A qualcuno non va bene neanche questa Fiorentina che dopo l’Inter mette in difficoltà il Napoli capolista imbattuta, una squadra che piace agli addetti ai lavori e gioca un buon calcio. Problemi loro e di tutti quelli che si vogliono fare del male.
Non voglio fare polemiche (per ora), ma avete dimenticato che questa squadra senza Italiano in panchina qualche mese fa lottava per non retrocedere?
Ne parlerò più avanti perché la notizia del giorno è un’altra e riguarda ancora Vlahovic. Purtroppo c’è una nuova fumata nera. Cosa è successo?
Nei giorni scorsi, dopo una scambio di opinioni con il procuratore, secondo indiscrezioni la Fiorentina avrebbe inviato una mail ufficiale per alzare l’ultima offerta. In particolare ci sarebbe stato qualche ritocco ai bonus e alle provvigioni. Un piccolo, ulteriore sforzo. La risposta sarebbe stata più o meno dello stesso tenore delle precedenti: a queste condizioni non firmiamo.
E allora? Che farà Rocco?
Si starebbe studiando una strategia per evitare di restare prigionieri della volontà del giocatore e del suo procuratore che evidentemente hanno già un accordo con qualche società e vogliono avvicinarsi il più possibile alla scadenza del contratto per abbattere il prezzo del cartellino. Una situazione pericolosa che metterebbe in difficoltà la Fiorentina nel prossimo mercato, praticamente obbligata ad assecondare la decisione e costretta a vendere a prezzo ribassato. Un po’ come è successo con Chiesa.
Che fare per evitare tutto ciò?
E’ ancora presto per adottare decisioni drastiche tipo mandare il giocatore in tribuna, ma Rocco sarebbe molto infastidito da quello che sta succedendo, non si aspettava un atteggiamento di questo tipo da parte di un giocatore con il quale ha sempre avuto un buon feeling. Con lui e con la sua famiglia. Il presidente pare si senta tradito, ma il tema adesso è come uscirne fuori senza farsi troppo male. La guerra, come è arcinoto, fa morti e feriti da tutte le parti e forse non conviene a nessuno.
Sembra che la Fiorentina, almeno secondo rumors diffusi da radiomercato, stia pensando di mettere Vlahovic sul mercato a gennaio, una mossa con una doppia valenza.
La prima, se si trova l’opportunità e se c’è liquidità, potrebbe consentire alla società viola di cedere l’attaccante a un prezzo che si avvicina al suo reale valore, limitando le perdite che avrebbe dalla cessione l’estate prossima senza il rinnovo.
La seconda stanare il giocatore che se dovesse esserci una trattativa concreta con società importanti (e lo hanno chiesto in tante), dovrebbe giustificare l’eventuale no alla cessione. Verrebbe a galla clamorosamente il sospetto che ci sia dietro qualcuno ai ripetuti no al rinnovo del contratto proposto dalla Fiorentina.
Ma Rocco potrebbe andare anche oltre. Se l’estate prossima si dovesse trovare davanti a una torta già preparata, il presidente viola sarebbe capacissimo di tenere un anno Vlahovic senza farlo giocare. E pazienza se dopo, nel 2023, lo perderebbe a zero. In certi casi l’orgoglio non ha prezzo e Rocco non ha problemi economici.
Uno scenario, come si vede, che rischia di complicarsi partita dopo partita. Le ripercussioni sul giocatore ci sono e abbastanza evidenti. Gioca, per carità, e si impegna. Il pubblico fa bene a sostenerlo. Ha dato l’assist a Bonaventura e retto il peso dell’attacco, ma si vede che non è sereno, lucido e con la carica velenosa mostrata nelle prime partite. In fondo ha vent’anni e questa vicenda rischia di diventare più grande di lui per qualche milione o per seguire il suo procuratore. Perché, ricordiamolo, la Fiorentina non ha offerto poco (4 milioni netti per cinque anni più 2,6 milioni al procuratore) e non vuole imprigionare Vlahovic a Firenze visto che nel contratto c’è la clausola rescissoria da 80 milioni.
Rocco ora torna negli Stati Uniti, sperava di chiudere l’accordo prima, di firmare con Vlahovic, magari in diretta social, e invece tutti i piani sono saltati.
Si spera ora che in questa sosta per le Nazionali il procuratore e Vlahovic possano avere più tempo e più serenità per analizzare fino in fondo ancora una volta pro e contro di questo braccio di ferro.
La Fiorentina, però, e questo lo ammetto dopo aver tanto criticato i primi due anni di Commisso, ha una consapevolezza diversa. Gli errori evidentemente sono stati analizzati e sono serviti, c’è una analisi migliore su come affrontare le cose di calcio, un mondo diverso da tutte le altre attività economiche. E così, invece di aspettare Vlahovic e diventare succube, la Fiorentina ha già adottato una sua strategia.
E’ un po’ come se il cambio di gioco sul campo sia coinciso con il cambio di passo in società. Dico questo perché arrivano conferme sulla Viola che sta guardando oltre Vlahovic.
Nel mirino c’è Scamacca del Sassuolo come già anticipato e la trattativa è già partita a livello di intermediari. Ma non solo questa. Ci sono anche altre idee perché è chiaro che se anche Dusan dovesse restare, a gennaio Italiano ha bisogno di un’altra prima punta. Ogni volta che entra Kokorin sale l’imbarazzo e credo l’abbiano capito tutti. Non sembra adatto al calcio italiano, non ha fatto progressi. Quindi, dirigenti al lavoro per colmare questa lacuna. Se poi dovessero arrivare i soldi dalla cessione di Vlahovic si punterà anche al famoso quinto esterno richiesto in estate da Italiano.
Questa squadra sta facendo ottime cose, ma è chiaro che se aumenta l’ambizione devono arrivare anche altri giocatori.
Per ora, comunque, confesso che avrei firmato i dodici punti di oggi con un calendario che ti ha messo di fronte Inter, Roma, Napoli e Atalanta. Squadre che puntano allo scudetto o alla Champions.
E’ questo l’obiettivo della Fiorentina?
Certo che no. E allora basta con tutte le puzze sotto il naso e le critiche che continuano a salire per un sconfitta con il Napoli imbattuto, o anche per una vittoria a Udine con le barricate finali. Ma cosa pretendete da una squadra che lavora su un calcio nuovo e complicato da appena tre mesi e ha già dimostrato di avere personalità e qualità, di poter mettere in difficoltà anche le grandi. Serve pazienza, il progetto va accompagnato con positività. Possibile che tutto ill calcio italiano parli della Fiorentina rivelazione e a Firenze i soliti noti facciano le bucce a tutto? Non va bene neppure Callejon, giocatore tatticamente prezioso. Purtroppo ha 34 anni e quello che faceva a Napoli non lo può più fare, ma la presenza in campo si avverte. Sottil? E’ esplosivo, bravo, ma tatticamente deve crescere. Avrà spazio dall’inizio in gare più facili, con avversari meno tosti del Napoli. Altri sono cresciuti più di lui, in generale la squadra funziona. E’ chiaro che il lavoro da fare è ancora tanto. Certi gol su palla inattiva non si possono prendere. Certi cali di personalità dopo i gol presi vanno superati. Complessivamente serve stare in partita per tutti i novanta minuti, o almeno provarci. Ma ricordatevi sempre che l’anno scorso questi ragazzi (quasi tutti) hanno chiuso a 40 punti, è cambiato il mondo: non vi basta per cominciare?
Infine, le offese razziste a Koulibaly. Bravissima la Fiorentina a chiedere scusa, a condannare e consegnare i filmati alla Digos. Certi tifosi non devono più entrare negli stadi. A Firenze come altrove. Senza se e senza ma. In Inghilterra li mettono anche in galera: pensiamoci.
Vorrei sintetizzare mutuando una slogan della curva: via le me… da Firenze. Ecco, appunto, via i razzisti da Firenze. Che poi sono della stessa risma…