VIOLA CONTRO IL VERONA GIA’ SALVO. ITALIANO GRANDE AUTORE DI UNA STAGIONE MOLTO BELLA, MA NON CHIAMATELO GARANTE, PERICOLO INVIDIA

06.03.2022 11:12 di  Stefano Prizio  Twitter:    vedi letture
VIOLA CONTRO IL VERONA GIA’ SALVO. ITALIANO GRANDE AUTORE DI UNA STAGIONE MOLTO BELLA, MA NON CHIAMATELO GARANTE, PERICOLO INVIDIA

Alla vigilia della sfida col Verona di Tudor, Italiano   dà ragione a chi  parlava del problemadei pochi gol degli esterni ( leggete il mio scorso pezzo e scusate la cafonaggine dell’auto citazione) e ammette che senza i loro gol non sarà facile andare in Europa.

Poi la responsabilità di chi ha deciso di puntare nello scorso mercato su calciatori tutt’altro che prolifici in fase realizzativa, è sotto gli occhi di tutti e non è il caso di parlarne il giorno della partita.

Anche perché l’avversario odierno è il bel Verona di Tudor che dalla sua riempie i viola di complimenti definendoli: ‘ in grado di raggiungere la Champion’s, la sua squadra intanto ha già agguantato la quota salvezza dei 40 punti e sogna a sua volta l’Europa.

Per l’undici gigliato: Odriozola è out, ci sarà invece Venuti, la fine gestione psicologica del tecnico viola lo ha spinto a dare al giovanotto la possibilità di riscattarsi in una partita forse più alla sua portata: ‘ giocherà Venuti, più altri dieci’, ha sintetizzato Italiano per caricare al massimo lo sfortunato autore dell’autogol con la Juventus, inoltre preconizza un ruolo da protagonista per Castrovilli: ‘ lo vedo in crescita, nelle ultime uscite è stato il giocatore che ci aspettiamo, può essere lui la ciliegina sulla torta’.

Ma a proposito di Vincenzo Italiano, vero grande autore di questa stagione viola che si sta dipanando oltre le attese, gioverà mandare a mente una piccola avvertenza per l’uso: anche se vi piace da impazzire, anche se gli riconoscete grandissimi meriti e lo vorreste blindato a vita nella Fiorentina, non chiamatelo giammai garante del progetto.

Dall’abbraccio mortifero di epiteti simili, l’allenatore gigliato potrebbe non riprendersi mai.

Accadde già infatti, nemmeno troppi anni fa, con Cesare Prandelli, il primo Prandelli, quello che a Firenze fece talmente bene e fu talmente amato ed osannato, da suscitare il livore della sua proprietà, la quale pensò bene di disfarsene, del resto per quanto santo o santificato, a nessun imprenditore piace tirare fuori i soldi, perché chiamino qualcun altro ‘protagonista’ o peggio ‘garante’.

E’ umano, umanissimo.

Perciò ben vengano i complimenti, meritatissimi, a Vincenzo Italiano, ma senza soverchia enfasi, senza che i complimenti a lui, escludano chi davvero comanda, e caccia i soldi, nella Fiorentina, Rocco è già abbastanza fumantino di suo, senza che ci sia bisogno di soffiar troppo sul fuocherello di una potenziale stizza intestina, che poi Italiano, dopo il litigio del club viola con Gattuso, fu scelto dai vertici della società e questo è per loro il massimo dei complimenti.